LA RICHIESTA
BELLUNO Adesso tocca alla Regione. La contrazione del servizio di

Mercoledì 13 Giugno 2018
LA RICHIESTA
BELLUNO Adesso tocca alla Regione. La contrazione del servizio di radiologia negli ospedali di Pieve di Cadore e di Agordo fa alzare spontaneo l'appello a Venezia, da parte del sindaco di Belluno e presidente dell'esecutivo provinciale della conferenza dei sindaci dell'Usl 1 Jacopo Massaro. «Siamo alle solite commenta amareggiato : pochi giorni fa la questione neurochirurgia a Belluno, ora il tempo ridotto alla radiologia di Agordo e Pieve di Cadore. Sono problematiche oggi inaccettabili, serve un intervento da parte della Regione Veneto».
Il nodo del problema, Massaro lo sa, è l'accesso ai corsi di specializzazione. La richiesta di medici è superiore rispetto all'offerta. La soluzione, di necessità, passa per la Regione e per una riorganizzazione degli accessi ai corsi universitari. «Ogni volta che c'è un'emergenza di personale, questa va a colpire gli ospedali della montagna: è inaccettabile, va garantito il presidio sanitario sul territorio, parliamo di servizi fondamentali, soprattutto per le aree cosiddette periferiche spiega . La Regione deve intervenire sui corsi a numero chiuso: non è possibile che ci sia un'offerta di posti di lavoro così ampia e qualificata, penso a pediatri, radiologi e tante altre specializzazioni, e non ci sia il personale per soddisfarne la richiesta. La Regione Veneto porti la questione in Conferenza Stato-Regioni e si innalzi il limite dei posti nei corsi a numero chiuso, garantendo così la copertura dei servizi e la creazione di nuovi posti di lavoro. Siamo di fronte all'ennesimo paradosso all'italiana; da anni denuncio questa situazione e spero che questi ultimi fatti contribuiscano a intervenire radicalmente in questo campo».
A. Tr.
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