LA RICHIESTA
BELLUNO Adesso tocca alla Regione. La contrazione del servizio di radiologia negli ospedali di Pieve di Cadore e di Agordo fa alzare spontaneo l'appello a Venezia, da parte del sindaco di Belluno e presidente dell'esecutivo provinciale della conferenza dei sindaci dell'Usl 1 Jacopo Massaro. «Siamo alle solite commenta amareggiato : pochi giorni fa la questione neurochirurgia a Belluno, ora il tempo ridotto alla radiologia di Agordo e Pieve di Cadore. Sono problematiche oggi inaccettabili, serve un intervento da parte della Regione Veneto».
Il nodo del problema, Massaro lo sa, è l'accesso ai corsi di specializzazione. La richiesta di medici è superiore rispetto all'offerta. La soluzione, di necessità, passa per la Regione e per una riorganizzazione degli accessi ai corsi universitari. «Ogni volta che c'è un'emergenza di personale, questa va a colpire gli ospedali della montagna: è inaccettabile, va garantito il presidio sanitario sul territorio, parliamo di servizi fondamentali, soprattutto per le aree cosiddette periferiche spiega . La Regione deve intervenire sui corsi a numero chiuso: non è possibile che ci sia un'offerta di posti di lavoro così ampia e qualificata, penso a pediatri, radiologi e tante altre specializzazioni, e non ci sia il personale per soddisfarne la richiesta. La Regione Veneto porti la questione in Conferenza Stato-Regioni e si innalzi il limite dei posti nei corsi a numero chiuso, garantendo così la copertura dei servizi e la creazione di nuovi posti di lavoro. Siamo di fronte all'ennesimo paradosso all'italiana; da anni denuncio questa situazione e spero che questi ultimi fatti contribuiscano a intervenire radicalmente in questo campo».
A. Tr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Adesso tocca alla Regione. La contrazione del servizio di radiologia negli ospedali di Pieve di Cadore e di Agordo fa alzare spontaneo l'appello a Venezia, da parte del sindaco di Belluno e presidente dell'esecutivo provinciale della conferenza dei sindaci dell'Usl 1 Jacopo Massaro. «Siamo alle solite commenta amareggiato : pochi giorni fa la questione neurochirurgia a Belluno, ora il tempo ridotto alla radiologia di Agordo e Pieve di Cadore. Sono problematiche oggi inaccettabili, serve un intervento da parte della Regione Veneto».
Il nodo del problema, Massaro lo sa, è l'accesso ai corsi di specializzazione. La richiesta di medici è superiore rispetto all'offerta. La soluzione, di necessità, passa per la Regione e per una riorganizzazione degli accessi ai corsi universitari. «Ogni volta che c'è un'emergenza di personale, questa va a colpire gli ospedali della montagna: è inaccettabile, va garantito il presidio sanitario sul territorio, parliamo di servizi fondamentali, soprattutto per le aree cosiddette periferiche spiega . La Regione deve intervenire sui corsi a numero chiuso: non è possibile che ci sia un'offerta di posti di lavoro così ampia e qualificata, penso a pediatri, radiologi e tante altre specializzazioni, e non ci sia il personale per soddisfarne la richiesta. La Regione Veneto porti la questione in Conferenza Stato-Regioni e si innalzi il limite dei posti nei corsi a numero chiuso, garantendo così la copertura dei servizi e la creazione di nuovi posti di lavoro. Siamo di fronte all'ennesimo paradosso all'italiana; da anni denuncio questa situazione e spero che questi ultimi fatti contribuiscano a intervenire radicalmente in questo campo».
A. Tr.