La provincia di Aleppo è la zona cruciale dove si sta giocando l'esito

Domenica 14 Febbraio 2016
La provincia di Aleppo è la zona cruciale dove si sta giocando l'esito della ormai quinquennale battaglia tra il regime di Assad e le formazioni ribelli. Nelle ultime settimane c'è stata una accelerazione sul piano militare che ha portato, principalmente grazie ai bombardamenti russi, ad una rapida avanzata dell'esercito governativo, supportato dalle milizie sciite irachene, dai combattenti 'volontari' iraniani e dalle milizie libanesi di Hezbollah.
L'obbiettivo raggiunto è quello di tagliare la direttrice nord che da Aleppo porta ad Azaz e quindi in Turchia, al valico di Kilis. Per raggiungere questo scopo le forze del regime hanno colpito senza pietà villaggi e cittadine sotto controllo ribelle, causando un esodo di massa di civili che negli ultimi giorni ha superato le cinquantamila unità. Contro si trovano le unità dell'Esercito Siriano Libero, le brigate islamiste alleate e anche altri formazioni più radicali, come Jabhat al Nusra. La meta finale è scendere verso Aleppo e chiudere la città in una morsa. Ma sulla strada si trovano Hreytan e Ayan, controllate dalle milizie rivoluzionarie sin dal 2012. Secondo la tv di stato siriana, le forze lealiste, con l'appoggio dei raid aerei russi, avrebbero riconquistato Tamura, villaggio strategico situato su una collina che domina Anadan e Hreytan. Nello stesso tempo le formazioni ribelli sono impegnate a nord est contro le milizie curde, che supportate anch'esse dai raid aerei russi hanno conquistato terreno negli ultimi giorni, conquistando l'ex base aerea del regime di Menagh, situata a circa sei chilometri dalla roccaforte ribelle di Azaz e ora stanno cercando di tagliare la strada tra Tall Rifaat e la stessa Azaz.
L'intento dei curdi sarebbe di avanzare verso est in un territorio che è per la stragrande maggioranza abitato da arabi sunniti e che, dopo la striscia di terra controllata dai ribelli, è feudo dell'Isis. L'obbiettivo delle milizie del Pyd curdo è ricongiungersi ai territori del cantone di Kobane (dove attualmente le milizie curde sono state bloccate dall'Isis lungo il fiume Eufrate) e formare così una continuità territoriale (il Rojava) che arriverebbe così fino al confine turco/iracheno. Ma non è finita. L'Fsa e i suoi alleati sono anche impegnati a est contro i terroristi dello Stato Islamico. In sintesi, i ribelli devono combattere contemporaneamente su tre fronti per poter mantenere sotto il loro controllo il corridoio verso la Turchia e salvare Aleppo. La recente dichiarazione dell'Arabia Saudita, che ha annunciato il dispiegamento di truppe e jet militari nella base turca di Incirlik per effettuare operazioni anti Isis, rende la situazione ancora più esplosiva.

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