LA DENUNCIA
BELLUNO Ancora cimiteri, ancora degrado. Non solo a Cusighe. Anche

Mercoledì 13 Giugno 2018
LA DENUNCIA
BELLUNO Ancora cimiteri, ancora degrado. Non solo a Cusighe. Anche gli altri campi santi della città, Prade in primis, soffrono di incuria. La vegetazione cresce a dismisura, copre lapidi e invade le stradine in ghiaia infondendo ai luoghi di sepoltura un generale senso di abbandono. Dopo la cittadina che, a Cusighe, aveva sollevato il problema delle scarse manutenzioni il consigliere di opposizione Franco Roccon parla per tutti. Prende parola per riferire il malcontento raccolto ascoltando cittadini di diverse zone della città. «Ci sono le tombe aperte, cumuli di terra e una persona mi ha raccontato che una sua parente è stata esumata dopo 23 anni dalla morte e senza che i famigliari fossero avvisati racconta -, non so cosa stia succedendo. Ci dovrebbero essere maggiori controlli sull'attività della ditta a cui sono stati appaltati i cimiteri».
La gestione è stata affidata nel 2017-2019 alla Cooperativa Barbara per un importo complessivo di circa 400 mila euro. la decisione di appaltare all'esterno il servizio si è resa necessaria da quando gli operai comunali addetti ai cimiteri sono passati da 12 di diversi anni fa ai 2 del 2017. Soltanto che, stando i racconti fatti a Roccon dai cittadini, la situazione non sembrerebbe molto migliorata. «A Prade cresce l'erba ovunque, la tagliano troppo di rado spiega e a Cusighe c'è un cantiere per l'ampliamento del campo santo, ma non si vedono cartelli che informano i cittadini sulla ditta e su cosa si stia facendo nell'area. Il problema si pone sopratutto per i cimiteri più grandi, purtroppo. Credo ci debba essere maggior rispetto per luoghi come questi». Il consigliere, promette, monitorerà la situazione; se non ci saranno cambiamenti visibili da qui a pochi giorni allora la protesta sollevata dai cittadini prenderà la forma di una interrogazione alla giunta Massaro. Non sarebbe la prima. Già in passato il problema era stato sollevato dai consiglieri e più volte chi frequenta i campi santi per le visite ai cari defunti aveva sottolineato l'incuria di quei luoghi e la mancanza di sicurezza; inconveniente, quest'ultimo, risolto con l'installazione di telecamere di videosorveglianza all'esterno degli spazi, rese necessarie dai frequenti furti alle auto lasciate sui piazzali.
Alessia Trentin
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