LA BATTAGLIA
SAPPADA Speranze ridotte al lumicino per la discussione delle legge

Giovedì 19 Ottobre 2017
LA BATTAGLIA
SAPPADA Speranze ridotte al lumicino per la discussione delle legge su Sappada in Friuli Venezia Giulia alla Camera dei Deputati il prossimo 24 ottobre. Lo hanno verificato di persona alcuni esponenti del comitato del referendum, scesi nella capitale per incontrare deputati del Friuli Venezia Giulia e veneti, dai quali avere notizie fresche e conoscere se le aspettative di tanti sappadini saranno accolte o deluse. «Ci siamo incontrati con rappresentanti di vari partiti -dice Alessandro Mauro- e ci hanno spiegato i passaggi tecnici che la legge dovrà affrontare prima del voto. Ed è proprio su questa procedura che crescono le nostre perplessità sui tempi di approvazione. Infatti il testo approvato dal Senato dovrà transitare in Commissione affari costituzionali ed in quella del Bilancio della Camera, per ottenere i pareri favorevoli e poi approderà in aula per il voto. Abbiamo sentito da tutti la conferma che la maggioranza ampia raccolta al Senato sarà confermata anche alla Camera, anzi aumenterà, ma i tempi per questi passaggi sono stretti». Il periodo di fine legislatura non è propizio ad un argomento di rilevanza minima rispetto a quelli di grande impatto e scontro politico, come la legge elettorale, lo Jus soli, la legge finanziaria, ma proprio per la sua piccolezza la questione di Sappada potrebbe essere risolta in poco tempo. «La legge finanziaria -sottolinea Mauro -verrà discussa a partire da fine novembre, e quindi ci sarebbe un mese di tempo per approvare la legge nelle Commissioni e poi votarla alla Camera. Confidiamo soprattutto sui deputati del Friuli Venezia Giulia e sull' assicurazione che il Pd del Friuli Venezia Giulia è determinato a sostenere il diritto di Sappada di veder confermata la volontà popolare espressa nel referendum del 2008». Non nascondono, i referendari, la stizza nei confronti della Provincia di Belluno, che con il presidente Padrin ha chiesto di soprassedere al voto della legge alla Camera, e anche del partito democratico bellunese, che ha preso le distanze dai colleghi udinesi, contro il distacco di Sappada dal Veneto. «Ci auguriamo -conclude Mauro- che chi chiama al voto i bellunesi per un referendum sull'autonomia, sia coerente e rispetti il risultato di un referendum che ha visto la stragrande maggioranza dei sappadini esprimersi per il distacco dal Veneto e il ritorno al Friuli Venezia Giulia».
Lucio Eicher Clere

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