L'Usl: «I detenuti psichiatrici? Noi li assistiamo»

Sabato 13 Gennaio 2018
LA REPLICA
BELLUNO «Nel carcere di Baldenich, per i detenuti psichiatrici, la migliore assistenza sanitaria possibile». L'Usl 1 Dolomiti ci tiene a precisarlo. L'azienda sanitaria risponde alle accuse rivoltele da Cisl Fns in merito alla gestione della sezione Articolazione salute mentale del penitenziario cittadino. «I rilievi sulle presunte poche risorse messe a disposizione dell'Usl, come ha dichiarato il sindacato fa sapere la direzione generale non sono assolutamente corrispondenti alla realtà dei fatti. L'azienda Usl 1 Dolomiti è quotidianamente impegnata a fornire la migliore assistenza sanitaria e psichiatrica ai quattro detenuti ospitati. Oltre all'assistenza garantita a tutti gli ospiti del carcere, vengono settimanalmente erogate 7 ore da parte dello psichiatra, 5 ore da parte dello psicologo e 35 ore da parte di infermieri che sono stati formati nell'assistenza di tale tipologia di pazienti. Quindi l'assistenza fornita è superiore a quella che viene erogata ai pazienti psichiatrici che vengono gestiti in strutture protette e in linea con gli standard sanitari regionali».
A sollevare il velo su una realtà pesante era stato Robert Da Re della segreteria Cisl Fns, denunciando come tra le mura della sezione si consumino atti di violenza, episodi che sfuggono al controllo degli operatori e degli agenti come incendi delle celle e danni alla mobilia e come non sia raro che i lavoratori restino feriti nel tentativo di arginare i danni e mantenere l'ordine. Nella denuncia il sindacato chiedeva la chiusura della sezione e lo spostamento dei suoi ospiti in un'altra struttura dichiarando quella di Baldenich inadeguata, sia negli spazi sia nell'assistenza sanitaria erogata. Accuse prontamente respinte al mittente, dalla direzione generale dell'Usl 1 Dolomiti. «Nella sezione Asm possono essere collocati solamente detenuti con infermità psichica sopravvenuta nel corso della detenzione la spiegazione dell'azienda - e detenuti a pena diminuita per vizio parziale di mente. I pazienti psichiatrici provenienti degli ospedali psichiatrici giudiziari considerati più gravi non vengono curati in carcere ma nelle residenze sanitarie protette».
A. Tr.
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