L'INIZIATIVA
BELLUNO Fuochi sulle cime, luce sull'autonomia. O meglio, sui bisogni

Sabato 20 Ottobre 2018
L'INIZIATIVA BELLUNO Fuochi sulle cime, luce sull'autonomia. O meglio, sui bisogni
L'INIZIATIVA
BELLUNO Fuochi sulle cime, luce sull'autonomia. O meglio, sui bisogni della provincia di Belluno. Il Bard riaccende la fiammella. E propone la serata dei Fuochi. Del resto, c'è bisogno di scaldare gli animi dei bellunesi. Non solo per l'arrivo delle fresche sere autunnali, ma soprattutto per il freddo politico-amministrativo che da anni raggrinzisce la provincia dolomitica. Tagli, sempre tagli da Roma, arrivati nel momento di massima crisi. Sommati alla terribile riforma Delrio, che ha messo un cappio attorno al collo di Palazzo Piloni. Una situazione quasi post-apocalittica su cui da anni punta il dito il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti. La serata dei Fuochi per l'autonomia serve proprio per questo. Per accendere la luce sulla questione dell'autonomia, unica leva per uscire dalla situazione di crisi. Il fuoco difatti getta una luce nella notte. Come una candela accesa sulle cime dolomitiche per dire a Roma che il Bellunese c'è e ha bisogno di attenzione particolare. Del resto, il territorio non è diverso da quello di Trento e Bolzano, due province che beneficiano invece di aiuti straordinari.
LA STORIA SI RIPETE
Sarà questo il messaggio che verrà lanciato stasera, nella settima edizione della sera dei Fuochi per l'autonomia. Il Bard aveva proposto l'idea di illuminare le vette del Bellunese nell'ottobre 2013, ad un anno esatto dalla grande manifestazione organizzata per salvare la Provincia dal rischio di chiusura e di accorpamento con Treviso (era il periodo del commissariamento di Palazzo Piloni). Da allora, tutti gli anni ottobre brucia di desiderio autonomista. E s Saranno 49 i Fuochi per l'autonomia accesi questa sera sui monti, e anche nelle piazze bellunesi. Con un messaggio allo Stato, per reclamare autonomia; ai bellunesi, per riportare l'attenzione su un tema imprescindibile.
DOLOMITI... E NON SOLO
Le fiamme saranno visibili su tutte le maggiori vette bellunesi. E si aggiungeranno anche i tanti fuochi non ufficiali accesi dai bellunesi, tra le Dolomiti e in ogni parte del mondo. «Anche quest'anno - sottolineano dal movimento Bard - abbiamo già ricevuto adesioni dei nostri conterranei residenti all'estero. Chiunque può partecipare, basta accendere anche una semplice candela fuori dalla finestra di casa». Non mancheranno poi i tradizionali fuochi accesi dagli aderenti al movimento e da semplici cittadini, dal Piave al Monte Garda, da Zorzoi di Sovramonte a Falcade, dall'Alpago al Comelico. «Confidiamo che anche i sindaci partecipino a questa iniziativa - dicono dal Bard -. Nei giorni scorsi, abbiamo inviato loro una lettera per spiegare le nostre motivazioni e per chiedere di accendere una fiammella davanti ai loro municipi; speriamo di poter contare su di loro».
AUTONOMIA
Lo scorso anno anche il presidente della Provincia, Roberto Padrin, aveva acceso un fuoco. Proprio davanti a Palazzo Piloni.
E proprio Palazzo Piloni è il coprotagonista della serata dei Fuochi. Quella di quest'anno, difatti, sarà un'edizione dedicata a ricordare il primo anniversario del referendum provinciale per l'autonomia. E per questo, il Bard sarà presente lunedì pomeriggio fuori da Palazzo Piloni, in occasione dell'assemblea dei sindaci che ha come tema lo stato dell'arte sul referendum autonomistico provinciale. «Sosterremo i nostri sindaci ricordando loro la volontà dei bellunesi - spiegano gli attivisti del movimento autonomista . Ad ognuno di loro, offriremo la coccarda blu, con il simbolo della nostra provincia, che abbiamo realizzato proprio lo scorso anno, in occasione della consultazione provinciale».
Damiano Tormen
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