-Pare che presentarsi con una lista civica porti più voti che stare dietro a insegne o sigle di partito. Lei che pensa?
«In una elezione amministrativa la differenza la fanno gli uomini e non le etichette. E' indifferente se ci si presenta o meno con il supporto di un partito. Tanto la collocazione politica è chiara lo stesso. Paolo Gamba non è di certo un candidato di sinistra. E anche se dice l'opposto Jacopo Massaro è, invece e pacificamente, candidato di sinistra».
-Saranno loro due ad andare al ballottaggio? Chi temere come outsider?
«Franco Gidoni è un eccellente candidato, da vicesindaco ha sostituito bene Celeste Bortoluzzi. Ed è bravo nel relazionarsi con la gente. Di sicuro darà del filo da torcere ai due più accreditati candidati, Gamba e Massaro».
-Ma chi potrebbe fare da assessore a Gidoni? E' un dato di fatto che la Lega in città non ha nomi forti.
«Gidoni saprebbe cercarsi figure di supporto fuori dalle etichette».
-Scusi, ma da lei ci si aspetterebbe il sostegno a chi gravita su Forza Italia-Pdl.
«Sono libero cittadino, senza tessere di partito. Ho esaurito, difatti, il mio rapporto diretto con Forza Italia nel 2013. Rimango un uomo di centro, ed ho buoni rapporti sia con Franco Gidoni che con Paolo Gamba».
-E Giovanni Piccoli? Che non vi amiate è risaputo...
«Rapporto inesistente. Mai sentito: ha evidentemente ritenuto di non avere necessità di utilizzare l'esperienza e la conoscenza di chi, come coordinatore provinciale, aveva guidato il partito per anni, peraltro con esiti positivi».
-E che dire dei 5 anni di Jacopo Massaro?
«Mi dispiace, ma il mio è un giudizio negativo. La città è abbandonata: non è mai stata così sporca e scarsamente manutentata. E ha perso il ruolo di capitale della montagna che aveva: siamo diventati anonimi».
-I problemi finanziari dei Comuni non sono stati pochi in questi anni. Massaro ha certo fatto quello che ha potuto.
«I soldi si trovano. Se si sa dove andare a cercarli».
-Le ricordo che la giunta Massaro ha aperto palazzo Fulcis...
«Ma i soldi per il Fulcis li ha trovati Prade».
Daniela De Donà
«In una elezione amministrativa la differenza la fanno gli uomini e non le etichette. E' indifferente se ci si presenta o meno con il supporto di un partito. Tanto la collocazione politica è chiara lo stesso. Paolo Gamba non è di certo un candidato di sinistra. E anche se dice l'opposto Jacopo Massaro è, invece e pacificamente, candidato di sinistra».
-Saranno loro due ad andare al ballottaggio? Chi temere come outsider?
«Franco Gidoni è un eccellente candidato, da vicesindaco ha sostituito bene Celeste Bortoluzzi. Ed è bravo nel relazionarsi con la gente. Di sicuro darà del filo da torcere ai due più accreditati candidati, Gamba e Massaro».
-Ma chi potrebbe fare da assessore a Gidoni? E' un dato di fatto che la Lega in città non ha nomi forti.
«Gidoni saprebbe cercarsi figure di supporto fuori dalle etichette».
-Scusi, ma da lei ci si aspetterebbe il sostegno a chi gravita su Forza Italia-Pdl.
«Sono libero cittadino, senza tessere di partito. Ho esaurito, difatti, il mio rapporto diretto con Forza Italia nel 2013. Rimango un uomo di centro, ed ho buoni rapporti sia con Franco Gidoni che con Paolo Gamba».
-E Giovanni Piccoli? Che non vi amiate è risaputo...
«Rapporto inesistente. Mai sentito: ha evidentemente ritenuto di non avere necessità di utilizzare l'esperienza e la conoscenza di chi, come coordinatore provinciale, aveva guidato il partito per anni, peraltro con esiti positivi».
-E che dire dei 5 anni di Jacopo Massaro?
«Mi dispiace, ma il mio è un giudizio negativo. La città è abbandonata: non è mai stata così sporca e scarsamente manutentata. E ha perso il ruolo di capitale della montagna che aveva: siamo diventati anonimi».
-I problemi finanziari dei Comuni non sono stati pochi in questi anni. Massaro ha certo fatto quello che ha potuto.
«I soldi si trovano. Se si sa dove andare a cercarli».
-Le ricordo che la giunta Massaro ha aperto palazzo Fulcis...
«Ma i soldi per il Fulcis li ha trovati Prade».
Daniela De Donà
