L'ALLARME
BELLUNO Salasso per condomini e palazzine: l'Iva sulla luce raddoppia,

Martedì 19 Febbraio 2019
L'ALLARME
BELLUNO Salasso per condomini e palazzine: l'Iva sulla luce raddoppia, di conseguenza aumentano le spese per chi vive in appartamento. A lanciare l'allarme è l'Anaci, l'associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari. La notizia è passata sotto traccia, finora. Ma è di quelle destinate a ricomparire con forza nei prossimi mesi. Nella prima bolletta dell'energia elettrica. Perché l'Iva lievita: è passata dal 10% al 22%. Lo sancisce una nota dell'Agenzia delle Entrate. L'aliquota al 10%, si legge, vale per le forniture elettriche «ad uso domestico» e «non si realizza con la destinazione ad ambienti diversi da quelli familiari». Tradotto: non vale per le zone comuni, come giro scale, garage o altre pertinenze. «Il costo dell'energia elettrica necessaria al funzionamento delle parti comuni è fatturato direttamente al condominio e non alle singole unità immobiliari - sottolinea Lino Bertin, presidente Anaci Veneto e amministratore di condominio di lunga data, nella Grc di Belluno -. È proprio questo costo che passa da un'Iva al 10 ad un'aliquota al 22%. Questa novità si tradurrà in un aumento delle spese condominiali». Gli amministratori di condominio, però, non ci stanno. Anche perché l'aumento dell'Iva sulla bolletta della luce per le parti comuni si aggiunge al già avvenuto incremento degli oneri di sistema, vale a dire le spese necessarie a mantenere l'infrastruttura tecnologica di trasporto dell'energia. «Da parte di Anaci, ci impegniamo ad agire presso le autorità competenti, affinché venga rivista l'interpretazione restrittiva della norma - conclude Bertin -. È necessario tornare alla precedente situazione per gli immobili residenziali: le parti comuni del condominio, difatti, sono e rimangono parte integrante dell'unità abitativa».
Damiano Tormen
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