L'ACCORDO
BELLUNO La quercia secolare di via dei Cappuccini non verrà abbattuta.

Venerdì 7 Dicembre 2018
L'ACCORDO
BELLUNO La quercia secolare di via dei Cappuccini non verrà abbattuta. Parola dell'Ente Provincia sul cui terreno insiste. Probabilmente si provvederà ad un leggero sfoltimento delle fronde. Ma al massimo sarà tagliato il 20%, in più anni, per non indebolire la pianta. Ieri un incontro a Palazzo Piloni tra il funzionario Fiorenzo De Col, Giovanna Ceiner, presidente di Italia Nostra, e il botanico Anacleto Boranga ha portato al verdetto. «Si interviene solo dove c'è al necessità In verità la Provincia, che ha in gestione la manutenzione delle scuole superiori, quindi l' edificio del Liceo scientifico Galilei con parco annesso, aveva già la motosega accesa. Ma la petizione di non abbattimento pervenuta gli uffici competenti ha fatto riconsiderare la questione. «La Provincia ha, provveduto, allora, ad un sopralluogo per controllare tutte le piante del parco che circonda il liceo sono parole di Boranga la perizia è agli atti, è stato accertato che la quercia, che dovrebbe avere almeno 300 anni d'età, non ha attacchi fungini, non mostra lesioni al fusto. Ha le radici sane e ben piantate.»
TAGLIO DEI RAMI
Cerchio chiuso, con la decisione di considerare, peraltro, i comprensibili timori di chi abita nelle vicinanze della pianta che protende le sue fronde oltre la recinzione che divide il parco del Galilei da via dei Cappuccini. «Si è deciso, comunque, di venire incontro alla paura di chi vive nel condominio dell'area della Vignetta, anche se la paura non è supportata oggettivamente. La pianta, è stato appurato, non dà problemi a livello di sicurezza. Eventualmente i tecnici della Provincia provvederanno a sfoltire un pochino, e progressivamente, la parte sommitale e laterale dell'albero.»
SALVE DUE PIANTE RARE
Saranno sicuramente abbattuti, invece, tutti gli abeti rossi presenti nel parco. Anche questi, come la quercia, sono contigui a via dei Cappuccini. Il parco avrà un altro aspetto. La Provincia, nell'analisi dei danni riportati dopo l'uragano di fine ottobre, ha anche provveduto a contrassegnare in verde le piante che, sane e salde, potrà salvare: «Tra loro ce ne sono due di pregio - precisa Boranga, con sollievo - un cedro e una Crittomeria del Giappone.»
Daniela De Donà
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