«In municipio non c'è alcuna trasparenza»

Mercoledì 24 Gennaio 2018
IN MUNICIPIO
BELLUNO Il cielo non è chiaro sopra Palazzo Rosso. E non per il temporale, ma per la mancanza di trasparenza dell'amministrazione Massaro. L'accusa arriva, dritta e affilata, dal consigliere di minoranza Paolo Gamba. Conti che non tornano e scarso coinvolgimento dei consiglieri nelle scelte per la città tracciano, secondo il capogruppo di Belluno è di tutti, il quadro di un'attività politica tutta racchiusa entro le quattro mura della sala dei bottoni.
«Massaro dichiara di aver speso 10 mila euro per la campagna elettorale scorsa, contro i miei 28 mila riflette Gamba, sfidante del sindaco al ballottaggio -, ma siamo sicuri di questo? Aveva un addetto stampa, aveva fatto stampare brochure e volantini. Io so quanto costa tutto questo». I conti non tornano, secondo il consigliere, nemmeno sui 38 mila euro stanziati dal Comune ad associazioni, gruppi di volontariato, società sportive, pro loco del territorio. «Sono andati 4 mila euro alla Psg, l'associazione di Feltre organizzatrice della Santa Klaus Running e agli alpini 250 euro. L'Aci, un ente pubblico, ha portato a casa 500 euro da questo bando e 3mila euro BellunoLaNotte. Voglio capire, perché mi sfugge, con quale criterio sono state distribuite le risorse?». E poi lo scarso coinvolgimento dei consiglieri nelle scelte amministrative. Poche le commissioni convocate finora, praticamente nullo il confronto su temi importanti per la città. «La macrostruttura comunale, per esempio prosegue Gamba -, non se ne è mai parlato insieme. Se Massaro e i suoi assessori vogliono eliminare i dirigenti comunali credo sia doveroso darne una spiegazione ai consiglieri, quanto meno delineare quale sarà il percorso che si intende prendere. Voglio far capire ai cittadini che così non va, non è questo il modo corretto di comportarsi per un'amministrazione. Non vedo trasparenza in niente, nemmeno nei famosi bandi per l'assegnazione della progettazione nell'ambito del piano di rigenerazione urbana; tra i vincitori non c'è nemmeno uno studio di Belluno».
A.Tr.
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