Il titolare in cella non risponde al giudice

Venerdì 20 Ottobre 2017
PIEVE DI CADORE
Si è avvalso della facoltà di non rispondere ieri nell'interrogatorio di garanzia, Alessandro Piccin, cadorino 41 anni, titolare della pizzeria al taglio Mordi e fuggi. L'uomo è stato arrestato dopo mesi di indagini dall'incendio con scoppio della pizzeria di Pieve di Cadore, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 aprile scorsi. Secondo l'accusa, con quell'incendio organizzato nei minimi dettagli avrebbe tentato di truffare l'assicurazione che aveva su quel locale, dopo essersi fatto alzare il massimale di risarcimento. Con Piccin mercoledì è stato arrestato anche Luigi Zanettin, 36 anni, cadorino. Lui, secondo il quadro ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Cortina, sarebbe stato il mediatore di quanto messo in atto che avrebbe agito su input del mandante Piccin.
IL PUZZLE
Gli esecutori sono i primi tre finiti nella rete dei carabinieri e arrestati il 14 giugno scorso: il brindisino Fabio Laritonda, 40enne, il tassista di Pieve di Cadore Giuseppe Lauro, 57 anni, di origine napoletana e Pasquale Ferraro, 21 anni, brindisino, che rischiò la vita il giorno dell'esplosione a Pieve. Rispondono in concorso di incendio doloso aggravato. Piccin invece deve rispondere di una sfilza di accuse: oltre all'incendio doloso aggravato, è scattata nei suoi confronti l'ipotesi di danneggiamento fraudolento di beni assicurati e quella di calunnia. Avrebbe infatti tentato ripetutamente di indirizzare le indagini dei carabinieri verso il precedente proprietario della Mordi e Fuggi dicendo che l'avrebbe minacciato di bruciare il locale. Una frase scattata effettivamente al culmine di una lite per un presunto credito vantato dall'uomo: una frase che avrebbe dato a Piccin l'idea del piano da attuare.
IL COMPLICE
L'imprenditore, titolare della ditta di termoidraulica di Pieve, è stato prelevato dai carabinieri mercoledì all'alba nella sua casa. È attualmente nel carcere di Baldenich. Ieri nell'udienza di fronte al gip di Belluno era difeso dall'avvocato Jenny Fioraso (in sostituzione di Giorgio Azzalini difensore di fiducia). Troppo breve il termine per prendere visione dei numerosi atti del fascicolo: inevitabile quindi la scelta difensiva di non rispondere alle domande del giudice. Nelle prossime ore sarà sentito anche Luigi Zanettin, che è agli arresti domiciliari nella sua casa di Pieve di Cadore. Intanto facendo due conti il piano, se tutto fosse andato come previsto, avrebbe potuto fruttare al titolare della Mordi e Fuggi, Alessandro Piccin già oltre 300mila euro. L'uomo aveva alzato i massimali della polizza sul locale solo un paio di settimane prima del rogo: 90mila euro per i danni e mille euro di diaria per ogni giorno di chiusura.
Olivia Bonetti

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci