IL PROGETTO
BELLUNO Vivaio Dolomiti si allarga. Il gruppo apre la porta ai residenti

Mercoledì 14 Novembre 2018
IL PROGETTO
BELLUNO Vivaio Dolomiti si allarga. Il gruppo apre la porta ai residenti del Colle. Nuova linfa e nuovi progetti nel sodalizio di Gianni Pastella e Simonetta Buttignon: il Gruppo Nevegal d'ora in avanti sarà dei loro. Le due parti si sono strette a braccetto nei giorni scorsi, per condividere iniziative a favore del territorio con particolare focus sulla montagna dei bellunesi. «È l'esempio concreto spiega Adriano Barioli di Vivaio di quanto abbiamo sempre detto: Vivaio è una scatola aperta, chiunque può portare nuovi stimoli».
GLI ABITANTI
Sono duecento circa i residenti sparpagliati all'estremità nord del comune. Una cinquantina di questi si sono riuniti e hanno costituito un gruppo. Sono famiglie autoctone o arrivate da fuori perché mosse dall'amore per la località amena, sono tutte accomunate dalla volontà di migliorare i servizi e l'organizzazione del luogo. «Ci siamo riuniti innanzitutto per creare un senso di comunità spiega Daniele Libralon, residente del Colle -, prima non ci conoscevamo quasi. Dal confronto tra noi abbiamo steso una lista di esigenze da sottoporre alla politica». Le richieste sono: Progetto Coloriamo il Nevegal ovvero iniziative varie di riqualificazione territoriale, Progetto Sicurezza Stradale, Progetto circolare dell'autobus per il servizio di trasporto pubblico, attivazione di un ambulatorio per il medico di base e di uno sportello bancomat e avvio di un info point. Partiamo dall'ottica e dai bisogni di chi vive il luogo tutto l'anno spiega Libralon -, vogliamo interfacciarci con il Comune di Belluno e con quello di Ponte».
IL SODALIZIO
Il sodalizio impegnato da anni su più fronti, a partire dall'elettrodotto, è stato ben contento di accogliere tra le proprie fila i nuovi arrivati. Oggi il direttivo del Vivaio è composto da sette persone, presto si allargherà all'ingresso di altre tre provenienti dal Gruppo Nevegal. «Presenteremo queste richieste alle istituzioni spiega Pastella - se non ci saranno risposte partiremo con le azioni. È irritante come la politica tenda a parcheggiare nei cassetti le istanze dei cittadini. Noi ragioniamo su tanti temi e non abbiamo bisogno di consenso politico, nè abbiamo mai dimostrato timore reverenziale verso le istituzioni». Dunque da ora si inizia a lavorare. Vivaio e residenti pungoleranno la politica perché si affronti la questione Nevegal con rigore scientifico e con soluzioni certe. «Non vogliamo sostituirci a nessuno aggiunge Simonetta Buttignon -, non abbiamo aderenze partitiche. Vogliamo solo proporci come uno stimolo utile al risveglio di un territorio che pare dormiente e condividere con più persone possibili un approccio scientifico ed energico ai problemi». Sulle potenzialità del Colle il Vivaio non ha dubbi e va ripetendo da sempre la necessità di un suo sviluppo. «Quella parte di territorio in tanti anni non è mai riuscita ad emergere aggiunge Pastella -, il risultato è un luogo al collasso. Noi vorremmo renderla la capitale del turismo della Valbelluna, il punto di riferimento e di coordinamento per la ricezione e l'offerta turistica da Feltre a Longarone. Puntiamo ad attivare sinergie con altri sindaci». Intanto la stagione invernale è alle porte. Se le temperature scenderanno, gli impianti verranno messi in funzione ai primi di dicembre.
Alessia Trentin
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