LIMANA
I laboratori di smielatura rapiscono lo sguardo dei più piccoli. Le bancarelle con i prodotti agricoli attirano gli adulti. Le frittelle di mele e i waffel al miele mettono d'accordo grandi e piccini. È l'atmosfera dolcissima della Festa del Miele, andata in scena ieri a Limana e targata Pro Loco, Comune e ApiDolomiti. Sugli stand, soprattutto barattoli del miele Dop fabbricato dalle api bellunesi. Perché se la quantità del miele prodotto nel 2017 è abbastanza scarsa (le api hanno risentito del freddo primaverile e dell'eccessivo caldo dell'estate), la qualità è innegabile. Del resto, è così da otto anni: da quando gli organizzatori hanno messo insieme la Festa dell'apicoltura, la manifestazione limanese è sempre cresciuta, nei numeri e nella qualità. Anche ieri, i numeri di visitatori passati per il centro di Limana è stato molto alto, qualche migliaio di persone, attirate dalla mostra mercato, dalla gastronomia e anche dall'offerta di laboratori (sulla smielatura, sulla lavorazione della cera e molto altro), e di iniziative culturali.
Il pomeriggio di festa ha visto gli assaggiatori ufficiali confrontarsi per assegnare i premi dei migliori mieli della provincia dolomitica (dove il prodotto delle api ha ottenuto il riconoscimento Dop). Quest'anno, il premio si è arricchito della collaborazione dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dell'Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele (unico Albo al mondo di assaggiatori di miele ad essere ufficialmente riconosciuto). Nella categoria Millefiori di montagna, primo premio a Fabio Tomè, il cui miele ha superato quello di Umberto Baldelli (secondo) e di Achille Marta (terzo classificato). Nei Millefiori di valle, primo posto ex aequo per Cristiano Marcon e Omar Balcon. Secondo posto per Tomas Argenta, mentre al terzo posto sono arrivati Monica Caronno e Luca Stefani. Tra le melate, primo premio alla melata di abete rosso di Massimiliano Uccel, secondo posto per Armando Conedera. La miglior melata di abete è stata quella di Silvana Savaris, mentre il riconoscimento alla miglior melata di bosco è andato a Fabrizia Rita De Bon. Nella categoria Tarassaco, menzione speciale per il miele di Emilio Balcon. Nella categoria Castagno, riflettori per Claudio Mioranza. Il premio finale (per il miglior miele 2017 prodotto e confezionato in provincia di Belluno) è andato alla melata di Massimiliano Uccel.
Damiano Tormen
I laboratori di smielatura rapiscono lo sguardo dei più piccoli. Le bancarelle con i prodotti agricoli attirano gli adulti. Le frittelle di mele e i waffel al miele mettono d'accordo grandi e piccini. È l'atmosfera dolcissima della Festa del Miele, andata in scena ieri a Limana e targata Pro Loco, Comune e ApiDolomiti. Sugli stand, soprattutto barattoli del miele Dop fabbricato dalle api bellunesi. Perché se la quantità del miele prodotto nel 2017 è abbastanza scarsa (le api hanno risentito del freddo primaverile e dell'eccessivo caldo dell'estate), la qualità è innegabile. Del resto, è così da otto anni: da quando gli organizzatori hanno messo insieme la Festa dell'apicoltura, la manifestazione limanese è sempre cresciuta, nei numeri e nella qualità. Anche ieri, i numeri di visitatori passati per il centro di Limana è stato molto alto, qualche migliaio di persone, attirate dalla mostra mercato, dalla gastronomia e anche dall'offerta di laboratori (sulla smielatura, sulla lavorazione della cera e molto altro), e di iniziative culturali.
Il pomeriggio di festa ha visto gli assaggiatori ufficiali confrontarsi per assegnare i premi dei migliori mieli della provincia dolomitica (dove il prodotto delle api ha ottenuto il riconoscimento Dop). Quest'anno, il premio si è arricchito della collaborazione dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dell'Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele (unico Albo al mondo di assaggiatori di miele ad essere ufficialmente riconosciuto). Nella categoria Millefiori di montagna, primo premio a Fabio Tomè, il cui miele ha superato quello di Umberto Baldelli (secondo) e di Achille Marta (terzo classificato). Nei Millefiori di valle, primo posto ex aequo per Cristiano Marcon e Omar Balcon. Secondo posto per Tomas Argenta, mentre al terzo posto sono arrivati Monica Caronno e Luca Stefani. Tra le melate, primo premio alla melata di abete rosso di Massimiliano Uccel, secondo posto per Armando Conedera. La miglior melata di abete è stata quella di Silvana Savaris, mentre il riconoscimento alla miglior melata di bosco è andato a Fabrizia Rita De Bon. Nella categoria Tarassaco, menzione speciale per il miele di Emilio Balcon. Nella categoria Castagno, riflettori per Claudio Mioranza. Il premio finale (per il miglior miele 2017 prodotto e confezionato in provincia di Belluno) è andato alla melata di Massimiliano Uccel.
Damiano Tormen
