Il monumento all'emigrante compie un anno: il ricordo

Lunedì 23 Luglio 2018
FONZASO
Era il 24 luglio 2017 quando venne scoperto e benedetto il monumento all'emigrante di Fonzaso. Un monumento voluto dalla Famiglia Ex emigranti di Fonzaso affinché anche questo paese del feltrino avesse un simbolo dell'epopea dell'emigrazione fonzasina. Ieri si è celebrato il primo anniversario del Monumento posizionato in largo Salvo D'Acquisto: un evento organizzato dalla locale Famiglia Ex-Emigranti, presieduta da Gianluigi Bazzocco, e dalla Pro Loco, presieduta da Ivo Vettori. Alla celebrazione ha partecipato il presidente dell'Associazione bellunesi nel mondo, Oscar De Bona, oltre al vice, Sergio Cugnach e molti emigranti dei paesi della Val Cismon a titolo personale.
La giornata è iniziata con la messa nella chiesa parrocchiale di Fonzaso, celebrata dal parroco, monsignore Alberto Vallotto. Nell'omelia ha ricordato che gli emigranti fonzasini sono sparsi ovunque. «Vogliamo essere in tutto il mondo con i nostro cari», ha concluso il parroco.
Al termine è sfilato il corteo fino al Monumento, dove è iniziato l'omaggio con l'accensione di una simbolica lampada, che si usava in una miniera del Belgio, portata a casa da un parente dell'ex-assessore comunale, Giovanni Zucco. Poi i discorsi celebrativi con Gianluigi Bazzoco della locale Famiglia Ex-emigranti, quindi la vicesindaco Matilde Vieceli che sul monumento ha detto: «Un simbolo che rappresenta tutti i nostri emigranti che sono tornati e che sono rimasti lontano da Fonzaso». Oscar De Bona ha ricordato l'ingegnere Luigi Vieceli recentemente scomparso, che aveva lavorato anche all'estero. Infine nella sede della Pro Loco il buffet conviviale.
Valerio Bertolio
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