IL DIBATTITO
BELLUNO I campanili sono crollati. Esecutivo provinciale della Conferenza

Giovedì 21 Giugno 2018
IL DIBATTITO
BELLUNO I campanili sono crollati. Esecutivo provinciale della Conferenza dei sindaci, sindacati e Comitati in difesa degli ospedali sono oggi uniti: la sanità di montagna può contare su un esercito compatto per la sua difesa. Gli attacchi delle scorse settimane, le critiche a Belluno che fa la reginetta e le accuse ai sindaci di non guardare al territorio nella sua interezza sono acqua passata. Con il doppio incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Rosso, con i sindacati il primo e con i Comitati il secondo, cittadini e istituzioni hanno definito un piano operativo condiviso e obiettivi concreti comuni. Ora che i paletti sono stati ben fissati a terra e approvati da tutti, l'esecutivo stenderà il documento con gli emendamenti al Piano socio sanitario, da presentare alla Regione. Una volta terminato, il testo sarà sottoposto al giudizio della parte sindacale e dei Comitati, perché da ieri la parola d'ordine è condivisione. «Per la prima volta abbiamo sentito Belluno davvero unita al resto del territorio commenta a margine della riunione Guido Trento, portavoce per il gruppo feltrino -. È stato un confronto molto positivo grazie al quale abbiamo potuto presentare la nostra proposta». Ovvero idee dettagliate con numeri e cifre, per chiedere più soldi per la sanità di montagna, il 25% in più rispetto al budget attuale riservato al Bellunese, ma anche 200 posti letto in più per gli acuti e 300 per i post acuti, oltre alla chirurgia generale con reperibilità notturna e festiva sia per Pieve che per Agordo. Non sono utopie. «Aggiungere questa unità operativa, più quella di laboratorio, di radiologia e di cardiologia in entrambi i presidi di montagna significherebbe spendere 2 milioni in più all'anno, non è molto spiega Trento -. La nostra idea è che si voglia punire la sanità di montagna togliendo servizi senza una reale necessità di risparmio». Le proposte verranno vagliate dall'esecutivo nei prossimi giorni. «Ci sono vedute diverse dal punto di vista delle soluzioni organizzative spiega Massaro , ma vogliamo condividere gli obiettivi e i principi essenziali e lo vogliamo fare con proposte puntuali di emendamento. Credo riusciremo a trovarci tutti d'accordo su questo. Eravamo partiti da posizioni distanti tra loro, ma abbiamo concluso la riunione con posizioni molto ravvicinate: questo rende il nostro territorio molto più forte di prima».
A. Tr.
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