«Il botto mi ha sbalzato di metri»

Giovedì 27 Aprile 2017
«Il botto mi ha sbalzato di metri»
«Stavo camminando per rientrare, dopo un incontro con una ragazza, quando ho avvertito uno strano odore. Tutto ad un tratto c'è stata l'esplosione e mi sono ritrovato sbalzato di 6-7 metri». È questo il racconto di quella terribile sera di Pasquale Ferraro, il 21enne di Brindisi, rimasto ferito nella scoppio della pizzeria Mordi e Fuggi di Pieve, avvenuto lunedì alle 3 di notte.
«Lui si trovava lì per caso», dice il papà del giovane, Maurizio Ferraro, che da quel giorno è sempre accanto a suo figlio in ospedale a Belluno. «Grazie a Dio - prosegue Maurizio - Pasquale si è ripreso abbastanza bene. È ancora in rianimazione e dovrà sottoporsi a altre operazioni, ma almeno è vivo. Noi siamo molto devoti, siamo credenti e sono convinto che Padre Pio lo ha salvato».
Papà Maurizio ha messo accanto al letto della rianimazione un'immagine di Padre Pio, che a suo parere, ha protetto il 21enne.
Il caso quindi ha voluto che Pasquale passasse alle 3.15 di notte di fronte alla pizzeria che stava per esplodere? «Che interesse aveva mio figlio - prosegue Maurizio - a intromettersi in una questione così. Ha 21 anni è una cosa più grande di lui. Poi non conosce nessuno, non è di qua era arrivato per una breve vacanza per i giorni del ponte e doveva ripartire mercoledì. Inoltre è un ragazzo pauroso».
Ancora Pasquale non ricorda bene tutto quanto accaduto quella sera. Ricorda l'appuntamento galante con la ragazzina che gli piaceva, l'attimo in cui è passato di fronte alla pizzeria, l'esplosione e poi le due donne che lo hanno aiutato dopo lo scoppio.
«Ogni tanto si chiede perché una cosa simile sia accaduta proprio a lui - procede il padre - forse il destino... Però Padre Pio lo ha salvato».
Le indagini sullo scoppio con il rogo alla pizzeria al taglio di Vicolo dei Galli intanto procedono contro ignoti. Il pm Paolo Sartorello ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di incendio doloso, ma potrebbero esserci anche le lesioni al ragazzo, qualora venisse confermato che effettivamente era lì per caso. Intanto è confermato che chi ha agito ha prima forzato la porta poi cosparso di benzina il locale e acceso la fiamma che ha causato l'esplosione che ha danneggiato anche una ventina di edifici vicini. Anche il comitato per l'ordine e la sicurezza che si è tenuto ieri mattina in Prefettura a Belluno è stato dedicato in gran parte al grave fatto.
I carabinieri hanno iniziato, fin la mattina dell'incendio, a indagare a 360 gradi. Hanno preso i cellulari del ragazzo per le verifiche del caso e alle 6 di lunedì sono andati a casa del compaesano che lo ospita, per capire a che ora Pasquale fosse uscito.

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