I DATI
BELLUNO Meno incidenti, più morti. Le strade continuano a parlare

Martedì 16 Ottobre 2018
I DATI
BELLUNO Meno incidenti, più morti. Le strade continuano a parlare di sangue. Lo dice la fotografia scattata dal rapporto Aci-Istat. Nel 2017 l'incidentalità stradale in Italia ha mostrato una diminuzione del numero di incidenti (174.933 rispetto ai 175.791 dell'anno precedente) e anche un calo nel numero dei feriti (246.750 rispetto ai 249.175 del 2016). Ma il dato è poco significativo, soprattutto se confrontato con l'incremento dei morti della strada (3.378 contro i 3.283 del 2016). Anche perché la situazione è del tutto simile a Belluno. Sulle strade della provincia dolomitica, difatti, sono diminuiti gli episodi di incidente (passati dai 451 del 2016 ai 441 del 2017) e i feriti (640 nel 2017, contro i 665 dell'anno precedente). Ma sono aumentati i decessi: 14 nel 2017, contro gli 11 del 2016. Un dato, questo, in controtendenza rispetto al resto del Veneto, dove i decessi sono diminuiti (301 contro 344 del 2016: - 12,5%), così come sono diminuiti i feriti (18.984 contro 19.142) e gli incidenti (13.844 contro 14.034).
LE CAUSE
Fra le cause degli incidenti non c'è il maltempo visto che oltre l'80% degli incidenti avviene con tempo sereno. I dati nazionali sono in linea con i dati locali. Nel Bellunese, 367 incidenti (su 441) si sono registrati col tempo sereno; come col tempo sereno si sono registrati 12 morti sui 14 totali. Tra le cause maggiori di incidenti, quindi, rimangono la distrazione e la velocità (che occupano il 50% dei casi. Con riferimento specifico ai dati della Provincia di Belluno, 231 incidenti su 441 sono avvenuti su strada urbana o entro l'abitato (su questa tipologia di strada si sono avuti 7 morti su 14; i rimanenti su strade provinciali, provinciali e statali fuori abitato).
L'ANALISI
Bisogna agire sulla leva della sicurezza e soprattutto della prevenzione. «I risultati dicono che c'è ancora tanto da fare - dichiara l'avvocato Giorgio Capuis, commissario straordinario dell'Automobile Club Belluno -. I costi d'affetto e sociali per morti e feriti da incidentalità stradale sono un prezzo ancora troppo alto per un Paese civile quale deve essere l'Italia. Aci Belluno, come l'ente federante Aci, condivide le linee del documento della Commissione Europea L'Europa in Movimento del 17 maggio 2018, che segnala tre priorità: monitoraggio e manutenzione della rete stradale, applicazione agli autoveicoli di sistemi di sicurezza e guida assistita e crescita della cultura della sicurezza stradale».
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