Gestione sanità: biennio da 807 milioni di euro

Mercoledì 20 Febbraio 2019
FINANZIAMENTI
BELLUNO L'Usl 1 Dolomiti avrà a disposizione per i prossimi due anni 2019-2020, rispettivamente 392 milioni 430 mila euro e 393 milioni, incrementati per il biennio di 32 milioni quale riserva per le aree che, come Belluno, hanno una specificità territoriale svantaggiata, ovvero che richiede maggiori risorse.
Sono questi gli stanziamenti previsti nel riparto dei fondi per la sanità veneta.
«E' stato dato un bell'esempio di efficienza della macchina istituzionale - ha affermato l'assessore regionale alla sanità, Manuela Lanzarin -, perché in poco più di un mese la proposta di riparto elaborata dalla Giunta ha avuto il via libera della V Commissione del Consiglio regionale».
Complessivamente una spesa di 16 miliardi 410 milioni circa, dei quali circa 8 miliardi 200 milioni nel 2019 e circa 8 miliardi 209 milioni nel 2020.
«Il riparto - spiega il consigliere leghista, Franco Gidoni, che far parte della V Commissione - tiene conto di quanto serve per gestire la Usl, dato elaborato in base ad una serie di parametri. Per Belluno, Rovigo, Venezia e Pedemontana si aggiungono altri 108 milioni di cui 32 per Belluno. Il riparto, orma da un paio d'anni, viene fatto su base biennale. Questo, a differenza di quanto avveniva prima, consente alle Usl di potersi programmare. Un passaggio che dà maggiore tranquillità ai dirittore generali che in precedenza si ritrovavano a fine anno senza sapere quale sarebbe stata la disponibilità per l'anno a venire».
«Nessun manager di nessuna azienda sottolinea anche la Lanzarin avrebbe potuto programmare per bene senza sapere di quanto poteva disporre finanziariamente e, anche in questo caso, ci siamo comportati di conseguenza, e abbiamo messo a disposizione dei nostri direttori generali un quadro chiaro delle risorse per il prossimo biennio a inizio 2019. Abbiamo anche riservato particolare attenzione aggiunge l'assessore a tutto il nostro personale, inserendo il necessario per coprire tutti gli aumenti contrattuali sia del triennio precedente che del 2019-2020. Un bel segnale a lavoratori che se lo meritano e contribuiscono ogni giorno all'eccellenza della nostra sanità. Inoltre, fatto significativo, in questo modo le Aziende non dovranno preoccuparsi di fare economie per trovare le risorse da dedicare al personale, rivolgendole invece agli investimenti, come le nuove tecnologie e i farmaci innovativi».
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