«Fusione trevigiana? Ipotesi per ora non percorribile»

Giovedì 30 Marzo 2017
BELLUNO - (olb) Aci, le dimissioni di due consiglieri e poi? Dopo il terremoto che ha fatto cadere il direttivo presieduto da Lucio De Mori gli interrogativi sono tanti. Ma molti restano senza risposta visto che il presidente si è trincerato dietro un simbolico «no comment», visto che non ha mai risposto al telefono. Ma i soci vogliono sapere, chiedono trasparenza. I nodi da sciogliere sono tanti. Non solo la guida dell'ente, rimasto senza presidente sfiduciato da due dei 3 consiglieri. Ma anche la Coppa d'Oro: la delibera che ha revocato l'incarico alla Meet comunicazione per l'edizione 2017 non è mai stata ritirata. Cosa succederà ora? Ma soprattutto cosa succederà dell'Aci bellunese?
«Sembra ormai inevitabile il commissariamento», spiega l'avvocato Michele Beni, presidente Aci Treviso (che abbiamo contattato per avere una spiegazione visto la mancata risposta del presidente bellunese ndr). «Nell'ipotesi in cui si fosse dimesso un solo consigliere - spiega Beni - il presidente avrebbe potuto procedere con la nomina di un altro socio. Essendo 2 i consiglieri dimissionari, il presidente dovrà fare altre considerazioni. In questo modo di fatto viene meno la fiducia da parte dei soci, visto che i consiglieri sono stati eletti dai soci». E un'Aci Belluno-Treviso potrebbe essere uno scenario possibile? «Non mi risulta che sia nella prospettiva futura - dice il presidente Aci Treviso - le realtà sono molto diverse. È vero che molti soci Aci Belluno guardano a Treviso come a un bel giardino, ma in questo momento non se ne parla proprio».

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