«Fuori i soldi per la droga o vi faccio saltare»

Domenica 27 Maggio 2018
«Fuori i soldi per la droga o vi faccio saltare»
IL PROCESSO
BELLUNO «Faccio saltare la bombola del gas con voi all'interno se non mi date soldi». Una triste e dolorosa storia quella approdata venerdì in Tribunale a Belluno, di fronte al giudice per le udienze preliminari. Imputato un 28enne, residente a Belluno, ma di fatto domiciliato al Sert, dipartimento per le dipendenze. Il giovane ha infatti problemi di tossicodipendenza che lo avrebbero spinto a un comportamento aggressivo anche nei confronti dei famigliari. Intimidazioni continue, violenze verbali contro tutto e contro tutti per avere sempre più soldi per comprarsi la droga. Con questi comportamenti si faceva consegnare somme di denaro, nell'ordine di alcune decine di euro, il tutto sempre sotto minaccia. Una situazione talmente grave che è scattata nei confronti del 28enne la misura cautelare dell'allontanamento d'urgenza dalla casa famigliare, disposto dal giudice.
I FATTI
L'inferno in quella casa si è scatenato tra 2016 e 2017. Al 28enne vengono contestati in particolare degli episodi avvenuti a Belluno, il giorno di Santo Stefano 2017. Il litigio con i famigliari sarebbe nato per futili motivi: lui sarebbe scattato quando il padre gli chiese informazioni sulla regolarità della frequenza al Sert. A quel punto sarebbe diventato una furia dicendo a papà e sorella che avrebbe fatto un disastro in casa. «Ve la faccio pagare, faccio saltare la bombola del gas con voi all'interno», le sue parole. Poi avrebbe infierito ulteriormente dicendo che avrebbe rotto l'auto della sorella in sosta fuori al supermercato dove la donna lavorava. È così che si è procurato l'accusa di minaccia grave di cui deve rispondere di fronte al giudice. Ma il procedimento lo vede nei guai anche per un'imputazione molto più grave: estorsione. Era il 2016 quando da Feltre il 28enne avrebbe chiamato la sorella a Belluno dicendole: «Procuratemi 100 euro o mi rimetto fuori dal supermercato e faccio il disastro. A quel punto la donna, impaurita accorse a consegnargli tutto quello che aveva: 80 euro. Al culmine di uno di quei litigi continui intervennero i carabinieri e da lì partirono le indagini.
IN TRIBUNALE
Minacce gravi ed estorsione sono quindi le contestazioni penali, che fecero scattare anche l'ordinanza con cui il giovane venne allontanato d'urgenza dalla casa familiare con divieto di avvicinamento nei riguardi dei propri familiari. Sono le accuse a cui deve rispondere S.R. che si è affidato all'avvocato Roberta Resenterra di Feltre. Venerdì il procedimento è approdato di fronte al gup, in Tribunale a Belluno, dove per l'imputato c'era l'avvocato Liuba D'Agostini. Si è trattato di un'udienza interlocutoria e tutto è stato rinviato al 15 giugno, quando la difesa probabilmente chiederà il giudizio abbreviato. Il processo consente lo sconto di pena e potrebbe alleggerire l'eventuale condanna. Da un rapido calcolo infatti solo per l'accusa di estorsione il 28enne rischia da 5 a 10 anni di reclusione
Olivia Bonetti
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