ARSIÈ - (V.B.) Ripercorsa ieri la battaglia di Forte Leone e ricordati i suoi eroi. Che Forte Leone e la sua area di fortificazioni non fosse stata costruita per nulla lo si sapeva. Ma che a Col Mangà sotto Forte Leone in direzione di Arsié si fosse decisa la sorte della Grande Guerra con la difesa sul Grappa non è mai stato scritto nei libri di storia. Secondo lo storico arsedese Dario-Dall'Agnol da quell'episodio sui monti di Col Perer nei giorni 11 e 12 novembre del 1917 si decise la sorte della guerra o almeno favorì il posizionamento delle truppe italiane sul Grappa in ritirata attraverso il canale della Valsugana si questo sembra inoppugnabile. All'incontro ricordo di ieri in municipio sono intervenuti i discendenti del tenente Antonio Arban che sul Col Mangà (metri 1354)difese la zona contrapponendosi alle truppe austriache del generale Conrad che andò poi ad occupare il forte di Cima Campo.
Il sindaco Luca Strappazzon ha poi consegnato una pergamena ricordo al discendente di Arban, Maurizio Ottolini con le sorelle Vera, Antonella e Stefano e nipotini. La comitiva è poi salita con Dario Dall'Agnol sui luoghi di quella Battaglia.
Il sindaco Luca Strappazzon ha poi consegnato una pergamena ricordo al discendente di Arban, Maurizio Ottolini con le sorelle Vera, Antonella e Stefano e nipotini. La comitiva è poi salita con Dario Dall'Agnol sui luoghi di quella Battaglia.
