FELTRE
Il futuro del mondo del Palio di Feltre si decide in questi giorni. Di ieri le novità Port'Oria e Sbandieratori.
SBANDIERATORI
Lucrezia Moz è la nuova presidente del Gruppo Sbandieratori Città di Feltre. Il nome è emerso dopo la votazione d venerdì scorso e la riunione tenutasi ieri pomeriggio. «Ho iniziato nel quartiere Castello ed essere arrivata al Gruppo per me è una soddisfazione perché mi ha dato la possibilità di conoscere un mondo molto ampio che va al di là di Feltre, mi ha permesso di stringere amicizie e proprio sul piano del rapporto umano dà tanto. Essere presidente mi crea un po' di ansia, ma le testimonianze di stima arrivate dai consiglieri uscenti e la loro disponibilità mi offrono anche serenità». Il nuovo consiglio: Maria Soppelsa vicepresidente e delega alle relazioni esterne (consiglieri); Eugenio Tamburrino e Irene Zannol (provibiri); Giuseppe Fontanive, Stefano Antonetti e Michele Campigotto (revisori dei conti); Jhonny Isotton responsabile sede e delega ai rapporti interni del gruppo, Alessandro Cecchin coordinatore atleti, Debora De Boni segreteria e tesoreria.
PORT'ORIA
Port'Oria a un passo dal nuovo consiglio direttivo. Si sono svolte ieri le votazioni per il rinnovo delle cariche e il risultato delle urne è stato quantomeno una sorpresa per Marco Hubert Campigotto, presidente uscente: «Contro ogni previsione - spiega - sono stati votati dei portoriani che non si erano candidati. Adesso si tratta di sentire la disponibilità di ognuno e valutare se si creerà un nuovo consiglio». Le aspettative della vigilia erano diverse perché le candidature erano andate deserte e all'orizzonte si prospettava la possibilità di un congelamento dell'associazione. «Manteniamo la speranza - prosegue Campigotto - che queste persone accettino l'incarico che i portoriani hanno dato loro. In caso contrario né i portoriani né i feltrini mi ritengano il capro espiatorio di questo momento di difficoltà». E prosegue: «Nessun litigio, discussione o problema economico, semplicemente sentiamo una carenza di forze e di persone che hanno voglia di mettersi in gioco. Se molti di noi, che oggi hanno 30, 40 o 50 anni, hanno un buon ricordo del quartiere è perché da giovani hanno svolto delle attività con il quartiere. Ad aiutarli in questo sono stati degli adulti che hanno investito del tempo e si sono messi in gioco. Quei ragazzi adesso sono cresciuti e credo possano dedicarsi ai giovani per le stesse attività».
Daniele Mammani
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il futuro del mondo del Palio di Feltre si decide in questi giorni. Di ieri le novità Port'Oria e Sbandieratori.
SBANDIERATORI
Lucrezia Moz è la nuova presidente del Gruppo Sbandieratori Città di Feltre. Il nome è emerso dopo la votazione d venerdì scorso e la riunione tenutasi ieri pomeriggio. «Ho iniziato nel quartiere Castello ed essere arrivata al Gruppo per me è una soddisfazione perché mi ha dato la possibilità di conoscere un mondo molto ampio che va al di là di Feltre, mi ha permesso di stringere amicizie e proprio sul piano del rapporto umano dà tanto. Essere presidente mi crea un po' di ansia, ma le testimonianze di stima arrivate dai consiglieri uscenti e la loro disponibilità mi offrono anche serenità». Il nuovo consiglio: Maria Soppelsa vicepresidente e delega alle relazioni esterne (consiglieri); Eugenio Tamburrino e Irene Zannol (provibiri); Giuseppe Fontanive, Stefano Antonetti e Michele Campigotto (revisori dei conti); Jhonny Isotton responsabile sede e delega ai rapporti interni del gruppo, Alessandro Cecchin coordinatore atleti, Debora De Boni segreteria e tesoreria.
PORT'ORIA
Port'Oria a un passo dal nuovo consiglio direttivo. Si sono svolte ieri le votazioni per il rinnovo delle cariche e il risultato delle urne è stato quantomeno una sorpresa per Marco Hubert Campigotto, presidente uscente: «Contro ogni previsione - spiega - sono stati votati dei portoriani che non si erano candidati. Adesso si tratta di sentire la disponibilità di ognuno e valutare se si creerà un nuovo consiglio». Le aspettative della vigilia erano diverse perché le candidature erano andate deserte e all'orizzonte si prospettava la possibilità di un congelamento dell'associazione. «Manteniamo la speranza - prosegue Campigotto - che queste persone accettino l'incarico che i portoriani hanno dato loro. In caso contrario né i portoriani né i feltrini mi ritengano il capro espiatorio di questo momento di difficoltà». E prosegue: «Nessun litigio, discussione o problema economico, semplicemente sentiamo una carenza di forze e di persone che hanno voglia di mettersi in gioco. Se molti di noi, che oggi hanno 30, 40 o 50 anni, hanno un buon ricordo del quartiere è perché da giovani hanno svolto delle attività con il quartiere. Ad aiutarli in questo sono stati degli adulti che hanno investito del tempo e si sono messi in gioco. Quei ragazzi adesso sono cresciuti e credo possano dedicarsi ai giovani per le stesse attività».
Daniele Mammani