Ex ospedale, cambio in corsa: «Ma ora pronti a ripartire»

Mercoledì 20 Marzo 2019
URBANISTICA
BELLUNO Una variante in corso d'opera sbloccherà i lavori dell'ex ospedale. A chiederla è stata la proprietà che ha valutato come migliorativi questi interventi. Si parte dallo spostamento del kindergarten, dalla zona sud a quella nord, verso Palazzo Bembo.
«E' una soluzione migliorativa - ha spiegato ieri l'assessore all'urbanistica del comune di Belluno, Franco Frison - sia per lo spazio pubblico, sia per la sicurezza. In questo modo l'area resta più riparata e si affaccia sulla piazza pedonale». Contestualmente è anche prevista la realizzazione di un accesso al cortile, attualmente chiuso e protetto dagli spuntoni di ferro, della Banca d'Italia. Tra le richieste avanzate dal privato c'è anche quella di convertire alcune unità, inizialmente previste a destinazione turistica in residenziali. «Siamo ottimisti - ha spiegato l'assessore - che i lavori possano così ripartire entro l'anno».
PIANO ASSETTO TERRITORIO
Durante la commissione di ieri è stato anche preso in esame il Piano di assetto del territorio e le linee guida per i Piani urbanistici attuativi. Nuove regole che dovranno uniformare i procedimenti per le lottizzazioni consentendo comunque margini di manovra ai privati.
Intanto in municipio sono arrivate anche buone notizie sul fronte della rigenerazione urbana. La scorsa settimana l'assessore ha incontrato il vicesegretario generale di Palazzo Chigi per provare a capire cosa ne sarà dei sogni del Comune sull'area Lambioi.
RIGENERAZIONE
«C'è stata l'esigenza di una rimodulazione - ha spiegato l'assessore - legata alla tempesta Vaia di Ottobre. Ora sappiamo che prima dovremmo firmare la nuova convenzione che è stata scritta e modificata unilateralmente dal governo. Prevede per esempio che sia necessario restituire le economie di gara, che avrebbero rappresentato una possibilità in più nel caso si rendessero necessarie varianti in corso d'opera, solo dopo sarà valutata la rimodulazione». Al Comune di Belluno è stato comunque riconosciuto di essere tra i più virtuosi ma le difficoltà non sono finite perché per i Comuni nel frattempo è spuntato anche il vincolo di dover anticipare le spese in attesa dei rimborsi, «facendo paradossalmente da banca allo Stato» spiega l'assessore.
Belluno è in attesa della restituzione di un milione di euro già anticipato per l'avvio dei diversi progetti. Se un progetto potrebbe andare a buon fine (Lambioi) ce ne sarà un altro che non vedrà mai la luce. L'amministrazione non ha ancora deciso di quale si tratterà ma le ipotesi vanno da San Pietro in Campo a Via Vecellio.
Andrea Zambenedetti
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