PASSAGGIO TECNICO
BELLUNO Quasi pronto il bando per il volo notturno dell'elisoccorso in provincia: «Lo attendiamo a breve annuncia il direttore generale dell'Usl 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno - ben prima della fine dell'anno». Nel frattempo i lavori procedono a ritmo serrato: entro l'avvio del servizio devono essere pronte una ventina di piazzole di atterraggio, individuate in tutto il territorio. Sette sono già sicure e certificate, 4 sono state individuate nel Feltrino, una ad Auronzo e una a Lorenzago. Ne servono altre. «Il dottor Giovanni Cipolotti utilizzerà questi mesi per i sopralluoghi spiega Rasi Caldogno - per capire se questi spazi finora segnalati dai Comuni sono idonei all'atterraggio. Una volta scelti i siti, i passaggi successivi riguarderanno l'individuazione di chi li renderà fruibili». Ovvero delle associazioni e dei gruppi di volontari che si metteranno a disposizione per aprirli in caso di volo dell'elicottero. Si tratta infatti, per lo più, di campi sportivi, quindi chiusi da recinzioni e da cancelli. «Cercheremo di partire con una ragionevole copertura, attorno alle 15-20 piazzole aggiunge il dg - ma nulla vieta con il tempo di aggiungerne delle altre, anzi è auspicabile. In Lombardia ce ne sono centinaia». Nel frattempo il 31 dicembre dello scorso anno è scaduto il contratto per la gestione del servizio di elisoccorso sanitario della Centrale operativa Suem di Pieve di Cadore. L'Usl 2 Marca Trevigiana lo ha prorogato, ma solo fino al 30 giugno. In attesa, appunto, della pubblicazione del bando definitivo.
ATr
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Quasi pronto il bando per il volo notturno dell'elisoccorso in provincia: «Lo attendiamo a breve annuncia il direttore generale dell'Usl 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno - ben prima della fine dell'anno». Nel frattempo i lavori procedono a ritmo serrato: entro l'avvio del servizio devono essere pronte una ventina di piazzole di atterraggio, individuate in tutto il territorio. Sette sono già sicure e certificate, 4 sono state individuate nel Feltrino, una ad Auronzo e una a Lorenzago. Ne servono altre. «Il dottor Giovanni Cipolotti utilizzerà questi mesi per i sopralluoghi spiega Rasi Caldogno - per capire se questi spazi finora segnalati dai Comuni sono idonei all'atterraggio. Una volta scelti i siti, i passaggi successivi riguarderanno l'individuazione di chi li renderà fruibili». Ovvero delle associazioni e dei gruppi di volontari che si metteranno a disposizione per aprirli in caso di volo dell'elicottero. Si tratta infatti, per lo più, di campi sportivi, quindi chiusi da recinzioni e da cancelli. «Cercheremo di partire con una ragionevole copertura, attorno alle 15-20 piazzole aggiunge il dg - ma nulla vieta con il tempo di aggiungerne delle altre, anzi è auspicabile. In Lombardia ce ne sono centinaia». Nel frattempo il 31 dicembre dello scorso anno è scaduto il contratto per la gestione del servizio di elisoccorso sanitario della Centrale operativa Suem di Pieve di Cadore. L'Usl 2 Marca Trevigiana lo ha prorogato, ma solo fino al 30 giugno. In attesa, appunto, della pubblicazione del bando definitivo.
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