È allarme cimice cinese: l'insetto distrugge i raccolti

Giovedì 19 Ottobre 2017
AGRICOLTURA
BELLUNO La cimice cinese è arrivata. Il vorace insetto che sta mettendo in ginocchio le campagne della pianura veneta si è spinto fino in montagna. In queste settimane sta attaccando orti e coltivazioni di piccoli frutti rendendo i raccolti immangiabili. I danni non sono paragonabili a quelli della parte bassa della regione, certo, ma la prospettiva è nera anche qui. «Si è innestato un circolo che non porterà a nulla di buono, temo commenta Michele Nenz, capo zona ufficio di Belluno e Feltre di Coldiretti -. La domanda da porsi è: riusciranno a svernare? Se sì allora il prossimo anno il problema sarà aggravato perché agli adulti presenti ora si aggiungeranno i piccoli nati nei mesi precedenti». La cimice cinese, chiamata anche cimice marmorata asiatica, sta da qualche anno invadendo campagne e centri abitati del Nord Italia con particolare accanimento nel nord-est, specie Veneto e Friuli Venezia Giulia, ma in Valbelluna non era ancora arrivata. A lanciare l'allerta qualche settimana fa era stata proprio Coldiretti Belluno, sostenendo come la causa della nuova invasione fosse da attribuire ai cambiamenti climatici e alla globalizzazione degli scambi commerciali. L'insetto, infatti, è originario dell'Asia Orientale e, in particolare, proviene da Cina, Taiwan e Giappone. Ha raggiunto la nostra provincia nei mesi estivi, qui si è riprodotta e ora i piccoli allo stato di neanide sembrano ghiotti di tutto quanto trovano negli orti e nei frutteti. Nell'ultimo mese hanno invaso coltivazioni di piccoli frutti come il lampone, ma anche della frutta con il guscio come noci e nocciole; tutto quanto passa sotto le bocche voraci dell'insetto risulta poi immangiabile per l'uomo per il cattivo sapore che assume. In attesa di capire come evolverà il fenomeno, se la prossima primavera l'ospite indesiderato rispunterà su campi e orti moltiplicato, Coldiretti fornisce qualche consiglio. «La lotta alla Halyomorpha halys può avvenire solo attraverso reti anti insetto per preservare i raccolti in quanto, per motivi sanitari, non è possibile importare insetti antagonisti dalla Cina spiega Nenz».
A.Tr.

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