Dieci i voli dell'elicottero, 8 i casi da bollino giallo, 2 da rosso

Sabato 21 Gennaio 2017
Dieci i voli dell'elicottero, 8 i casi da bollino giallo, 2 da rosso
Seppur a spanne è stato percepibile che, durante le feste di Natale, ambulanze, pronto soccorsi, elicotteri e sala rianimazione abbiano lavorato più del solito. Ora vengono i numeri a darne conferma. Nel reparto di rianimazione dell'ospedale San Martino, nel 2014 erano stati solo due i ricoveri per traumi da caduta con gli sci. Si sale a 6 nel 2015, e a 9 nel 2016. Coinvolte donne e uomini di tutte le età. E qualche bambino. «E' aumentato non soltanto il numero dei politraumatizzati, ma anche la gravità dei traumi riportati a causa di impatti su neve dura», precisa il primario dell'unità, Davide Mazzon. La mancanza di neve e il desiderio di sciare non sono certo andati d'accordo. Braccia e gambe ad essere interessate. E la testa: Ma per fortuna è diffuso tra gli sciatori l'uso del casco. All'ospedale San Martino si è sempre riusciti a garantire la stabilizzazione dei ricoverati, anche al fine di consentire il trasferimento in centri di alta specializzazione. E per i traumi cranici? «Belluno ha le risorse per gestirli in loco - è la risposta di Mazzon - così come sia Belluno che Agordo se la giocano bene con problemi ortopedici». A ribadire l'anno particolarmente impegnativo dal punto di vista delle cadute in montagna, per lo più lungo piste da sci, vengono i dati del Suem. Dal 25 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017 l'elicottero del Suem si è alzato in volo 10 volte per 8 situazioni da bollino giallo e 2 da rosso. Nello stesso periodo, ma dello scorso inverno, erano stati 8 gli interventi dell'elicottero (7 gialli e 1 rosso). Decisa la forbice tra la presente e la passata stagione turistica natalizia a proposito di uscite dell'ambulanza: 165 interventi nelle due settimane a cavallo tra 2016 e 2017 (34 codici gialli e 131 verdi) contro le 121 uscite nello stesso periodo dello scorso anno, di cui una con codice rosso, 29 con codice giallo, 91 con codice verde. Ora la situazione innevamento è migliorata, ma prudenza resta la parola d'ordine. Tant'è che l'Ulss invita a tenere nella più alta considerazione alcune norme fondamentali. A cominciare da una buona preparazione fisica di base che consente reattività muscolare e prontezza di riflessi in caso di imprevisti. Poi attenzione in pista: moderare la velocità, non solo per limitare i danni a se stessi ma anche per non danneggiare altre persone, come dimostrato dalla meccanica di diversi incidenti. E non dimenticare che le soste in baita per riscaldarsi ricorrendo all'alcool non solo rendono le gambe molli ma riducono l'attenzione necessaria ad una sciata sicura per se stessi e per gli altri.

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