CORTINA
Si è riunito per la prima volta il nuovo consiglio pastorale parrocchiale

Lunedì 15 Ottobre 2018
CORTINA Si è riunito per la prima volta il nuovo consiglio pastorale parrocchiale
CORTINA
Si è riunito per la prima volta il nuovo consiglio pastorale parrocchiale di Cortina, eletto nei giorni scorsi; sono 526 le schede scrutinate, che hanno portato all'elezione di nove persone. Renzo Stefani ha ottenuto 296 voti; Osvaldo Majoni 224; Carlo Barozzi 217; Paolo Alverà 209; Laura Conserotti 182; Emanuela Conte 157 ma essendo stato eletto anche il marito ha rinunciato all'incarico; Marta Pompanin 154; Rita Apollonio 133; Monica Ghedina Gasparotto (Karin) 108; Gina Lupieri Michielli 106. Hanno ottenuto voti Alessandro Gaspari, Maria Riva Ghedini, Maria Cristina Gaspari, Beatrice Svaluto Ferro, Rosanna Mora (nulle 5, bianche 3). Le schede rimarranno archiviate in parrocchia a disposizione di chi volesse controllare. Agli eletti andranno aggiunti: il vicario parrocchiale don Giuseppe Pedandola, padre Edwin Kozincki come rappresentante dei religiosi presenti in parrocchia, un rappresentante del consiglio parrocchiale per gli affari economici, un membro nominato dal parroco e il parroco stesso don Ivano Brambilla. «Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno dato la disponibilità a entrare in lista, i membri del consiglio uscente e tutti coloro che hanno aiutato esprimendo il loro parere», commenta il decano. Nel foglio distribuito in chiesa ai fedeli, il parroco ha ricordato le indicazioni diocesane per il consiglio pastorale parrocchiale: «Non è uno dei gruppi che opera in un ambito particolare della vita pastorale. Esso svolge una funzione di rappresentanza dell'insieme della comunità parrocchiale e agisce da vero e proprio consiglio, dunque come organismo che vive nella comunione dei suoi membri. La sua attenzione è rivolta all'insieme del vissuto comunitario e diventa garanzia per una sana e coordinata vita ecclesiale, affinché nessun gruppo o singolo s'imponga sugli altri. Promuove e cura la comunione tra le varie componenti della comunità affinché cresca la capacità di sinodalità, ovvero camminare insieme, da parte dei diversi soggetti».
Marco Dibona
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