CORTINA
«Mi fa venire voglia di mettere gli sci e provarla subito». Kristian Ghedina è entusiasta della nuova pista Vertigine, mentre la percorre a piedi: «È una discesa completa: ci sono bei salti, dossi, cambi di pendenza. Ha due parti distinte: nella prima parte è tecnica, con curve anche veloci, da tenere di gamba, con gli spigoli dello sci molto inclinati. Invece la parte di sotto, dopo il salto, nel raccordo fra la Olimpia e il Canalone, è scorrevole, adatta alle mie caratteristiche. È una pista molto bella, hanno fatto un lavoro fantastico. Un tracciato che va bene per tutti gli atleti». Kristian è appena sceso dal pendio sotto il Ghedina Jump, che porterà il suo nome, per ricordare le sue imprese: «Mi fa molto piacere che abbiano pensato di definirlo così. Per me è un onore che mi sia dedicato il salto Ghedina. Qui sulla Tofana era il mio campo di battaglia, quando ero giovane e mi piaceva saltare. Lo facevo sin da bambino, quando ero qui tutti i giorni». Kristian sulla Tofana ottenne la prima delle sue tredici vittorie in Coppa del mondo, a soli vent'anni, il 3 febbraio 1990: fu il più veloce nella discesa libera, un recupero delle gare annullate altrove, per mancanza di neve. Oggi collabora con la Fondazione Cortina 2021, alla quale presta l'immagine di un campione vincente in pista, convincente dopo le gare, per la sua grande umanità.
MDib
«Mi fa venire voglia di mettere gli sci e provarla subito». Kristian Ghedina è entusiasta della nuova pista Vertigine, mentre la percorre a piedi: «È una discesa completa: ci sono bei salti, dossi, cambi di pendenza. Ha due parti distinte: nella prima parte è tecnica, con curve anche veloci, da tenere di gamba, con gli spigoli dello sci molto inclinati. Invece la parte di sotto, dopo il salto, nel raccordo fra la Olimpia e il Canalone, è scorrevole, adatta alle mie caratteristiche. È una pista molto bella, hanno fatto un lavoro fantastico. Un tracciato che va bene per tutti gli atleti». Kristian è appena sceso dal pendio sotto il Ghedina Jump, che porterà il suo nome, per ricordare le sue imprese: «Mi fa molto piacere che abbiano pensato di definirlo così. Per me è un onore che mi sia dedicato il salto Ghedina. Qui sulla Tofana era il mio campo di battaglia, quando ero giovane e mi piaceva saltare. Lo facevo sin da bambino, quando ero qui tutti i giorni». Kristian sulla Tofana ottenne la prima delle sue tredici vittorie in Coppa del mondo, a soli vent'anni, il 3 febbraio 1990: fu il più veloce nella discesa libera, un recupero delle gare annullate altrove, per mancanza di neve. Oggi collabora con la Fondazione Cortina 2021, alla quale presta l'immagine di un campione vincente in pista, convincente dopo le gare, per la sua grande umanità.
MDib
