Centro: il rilancio passa per lo schiz

Domenica 27 Maggio 2018
Centro: il rilancio passa per lo schiz
FELTRE
Eventi legati ai prodotti tipici del territorio e una riapertura, anche temporanea, del centro: questa la ricetta per il rilancio di Feltre dell'onorevole di Forza Italia Dario Bond e dei consiglieri di minoranza Ennio Trento (Cambiare per Feltre) e Franco Debortoli (Feltre civica).
LA SITUAZIONE DEL CENTRO
«Vogliamo aprire le porte all'amministrazione comunale e iniziare con essa un periodo di collaborazione per cercare di rilanciare la città, il suo tessuto commerciale, occupazionale e di qualità di vita dei suoi cittadini spiega Bond -; fino ad ora abbiamo da una parte lasciato fare e, dall'altra, abbiamo incontrato i commercianti e i cittadini del centro e delle frazioni per capire meglio la situazione. Quello che abbiamo percepito è un clima non positivo».
È evidente che il nocciolo del problema è la chiusura di via XXXI Ottobre e largo Castaldi. «Il centro, che dovrebbe essere il fulcro delle iniziative, vede in realtà pochissima gente e questo significa che si sta depauperando Feltre quale centro degli scambi commerciali», prosegue Bond. Che avanza una proposta al primo cittadino: «In attesa dell'aggiornamento del piano generale del traffico urbano, invece che prorogare la chiusura, perché non riaprire? Una riapertura temporanea ma che darebbe un segnale importante». A ribadire il concetto è il consigliere Debortoli il quale sottolinea come «questa chiusura ha cambiato le abitudini di frequentazione del centro cittadino. Magari non il sabato quando le famiglie vengono a farsi un giro ma in tutti gli altri giorni della settimana sì. A riprova di ciò, oltre al calo dei fatturati, anche numerose chiusure. Feltre è rimasta isolata rispetto ai comuni limitrofi ma anche alle stesse frazioni cittadine e questo è molto grave. Feltre deve riprendere la propria centralità».
Carta vincente, secondo la giunta Perenzin, l'aumento delle presenze turistiche in città. Su questo però non è d'accordo il consigliere Trento che snocciola alcuni dati. Dal 2011 al 2012, nel passaggio tra l'Amministrazione Vaccari e quella di Perenzin, le presenze sono scese da 94mila a 85mila, rimanendo pressoché stabili sotto quota 90mila in questi sei anni di mandato. Nello stesso periodo, a Belluno, le presenze sono salite da 119mila a 160mila. «Questi dati evidenziano che non siamo stati efficaci in alcune strategie che sono state messe in atto afferma Trento - Un turista che arriva a Feltre visita i siti culturali ma poi scappa in altre zone lasciando poco alla città e alle sue attività».
IL RILANCIO
Il trio avanza una proposta di rilancio della città verso l'esterno, percorrendo una strada che in molti luoghi d'Italia e non solo ha fatto crescere il turismo: la promozione delle peculiarità enogastronomiche del territorio. «Dobbiamo legare il nome di Feltre a quello di alcuni prodotti gastronomici simbolo del nostro territorio, come la polenta e lo schiz (tipo di formaggio ndr) dichiara Bond - Abbiamo già ideato un logo e il motto Feltre città del gusto, della polenta e dello schiz, che rappresenta le nostre montagne e il profilo della nostra città con una emoticon così da legare tradizione e modernità». La proposta prevede l'organizzazione di almeno sei eventi da proporre durante l'intero arco dell'anno, in modo da attirare in tutte le stagioni visitatori e turisti e promuovere il territorio locale con le sue specialità. Un esempio? In primavera organizzare una fiera florovivaistica a cui affiancare l'aspetto del gusto con la proposta della polenta e dello schiz. «Nel territorio sono presenti numerose latterie, piccole o grandi, sono presenti consorzi come quello de La Fiorita, ci sono cantine e birrifici. Bisogna coinvolgere tutti loro e creare una rete», aggiunge Trento. È evidente che va poi creata tutta una cartellonistica dedicata e promossa in città. Una proposta che costa poco e di facile attuazione che l'onorevole e i consiglieri sono pronti a dare all'amministrazione affinché la valuti e possa farla propria.
Eleonora Scarton
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