Carte e compiti operativi: la polizia locale è a un bivio

Giovedì 24 Gennaio 2019
L'EVENTO
BELLUNO La polizia locale, oggi, cos'è? Ieri, alla 22esima edizione della Festa delle Polizie Locali del Triveneto, il sindaco Jacopo Massaro e il comandante dei vigili urbani di Belluno Gustavo Dalla Ca' hanno lanciato la provocazione. Una domanda dalla risposta difficile, appesa ad una legislazione ancora poco chiara in materia e in attesa di definizione con nuovi provvedimenti. Insomma, nel giorno dedicato ai festeggiamenti per il patrono, San Sebastiano, la polizia locale si è interrogata e ha interrogato la politica sulla propria identità.
LA QUESTIONE
Il primo a lanciare il sasso è stato il comandante del corpo di Belluno, Dalla Ca'. Nel suo discorso di saluto in apertura della cerimonia al Teatro Comunale, dopo i ringraziamenti e dopo i convenevoli, ha affrontato il tema scottante. «È necessario parlare della questione della polizia locale ha dichiarato alla platea, occupata da qualche centinaio di agenti e comandanti arrivati da tutto il Triveneto e da un gruppetto di consiglieri comunali -. Da qualche anno alle nostre tradizionali attività si sono affiancati impegni di progettazione per elevare la sicurezza e la qualità della vita nelle città, tutto questo sotto lo stimolo di leggi e decreti». Ha affondato il colpo il sindaco Jacopo Massaro. «Oggi è un giorno di festa ha esordito -, ma è anche l'occasione per porre l'accento su un paio di temi . Credo sia ora di definire e risolvere un grande dubbio: se la polizia locale sia parte integrante della nostra visione di pubblica sicurezza o meno perché, al momento, gli strumenti sono disallineati rispetto al primo ruolo». Per esempio, agli agenti di polizia municipale non è consentito l'accesso alle banche dati utilizzate dalle altre forze di polizia durante i controlli. «Questo è un aspetto fondamentale, rispetto al quale lo Stato deve sciogliere i dubbi ha proseguito il primo cittadino : se sono forze che si occupano di ordine pubblico, allora devono poter aver accesso alle banche dati e serve una formazione adeguata. Viceversa restano solo polizia amministrativa. Insomma, questa ibridazione va superata».
LA CERIMONIA
La giornata si è aperta con la messa in duomo, al quale hanno preso parte agenti e comandanti da tutte e tredici le province del Triveneto, ciascuno con i gonfaloni della città di appartenenza. Dopo la funzione sacra il corteo si è spostato al Teatro Comunale, per i discorsi e i saluti dei rappresentanti istituzionali e per la consegna dei riconoscimenti, il Premio Caschetto d'Oro 2019 e il Premio Dante Compri. Nessun agente bellunese tra i premiati, ma questo non ha smorzato entusiasmo né clima di festa. Il comandante generale della polizia municipale di Venezia e presidente del Circolo dei 13, Marco Agostini, ha snocciolato i numeri dell'attività 2018, intensa nonostante le poche forze in campo e la necessità di nuove assunzioni in tutto il Triveneto. «L'età media è di 52 anni, troppo alta per persone che trascorrono la gran parte della giornata in strada le sue parole -. È necessario un cambio generazionale, anche tra i quadri, per andare incontro alla rivoluzione digitale». Sul palco, anche l'assessore regionale Gianpaolo Bottacin che ha portato i saluti del presidente Zaia e del consigliere di Belluno Franco Gidoni.
Alessia Trentin
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