CORTINA
Le Olimpiadi invernali richiederanno 20 mila stanze d'albergo, in tutto il Veneto, se il Cio voterà per la candidatura di Milano e Cortina, con il coinvolgimento di Verona per la cerimonia di chiusura. Nel raggio di 50 chilometri da Cortina potranno essere coinvolti 350 alberghi, per accogliere atleti, autorità, tecnici, forza lavoro, spettatori e giornalisti. Ogni struttura interessata dovrà trasmettere al Cio informazioni sul numero di stanze totali, il numero di quelle garantite e il numero di camere accessibili che ogni hotel garantirà, da bloccare 15 mesi prima dell'evento.
«Sono certo che i nostri associati aderiranno con entusiasmo all'invito del Coni», afferma Marco Michielli, vicepresidente nazionale di Federalberghi, alla guida di Federalberghi Veneto. «Cortina e le Dolomiti del Triveneto rappresentano senza dubbio l'unico scenario già in gran parte attrezzato e in grado di offrire una location indubbiamente suggestiva. È una vetrina internazionale che riguarda tutti noi, uniti in questo match». Rivolge poi un appello agli associati: «Aderite numerosi, rispondendo con la massima precisione e rapidità alle richieste degli organizzatori, inviando i dati». All'appello si uniscono Roberta Alverà, presidente di Federalberghi Cortina, e Walter De Cassan, presidente provinciale di Belluno: «Se vogliamo essere protagonisti di un evento internazionale così importante dobbiamo dare la massima partecipazione. C'è bisogno del supporto di tutto il comparto alberghiero, consapevoli che è fondamentale anche per la presentazione del dossier, e che i benefit, in termini d'immagine, di promozione di ricadute economiche, si espandono ben oltre il territorio e i giorni dell'evento». (mdib)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Le Olimpiadi invernali richiederanno 20 mila stanze d'albergo, in tutto il Veneto, se il Cio voterà per la candidatura di Milano e Cortina, con il coinvolgimento di Verona per la cerimonia di chiusura. Nel raggio di 50 chilometri da Cortina potranno essere coinvolti 350 alberghi, per accogliere atleti, autorità, tecnici, forza lavoro, spettatori e giornalisti. Ogni struttura interessata dovrà trasmettere al Cio informazioni sul numero di stanze totali, il numero di quelle garantite e il numero di camere accessibili che ogni hotel garantirà, da bloccare 15 mesi prima dell'evento.
«Sono certo che i nostri associati aderiranno con entusiasmo all'invito del Coni», afferma Marco Michielli, vicepresidente nazionale di Federalberghi, alla guida di Federalberghi Veneto. «Cortina e le Dolomiti del Triveneto rappresentano senza dubbio l'unico scenario già in gran parte attrezzato e in grado di offrire una location indubbiamente suggestiva. È una vetrina internazionale che riguarda tutti noi, uniti in questo match». Rivolge poi un appello agli associati: «Aderite numerosi, rispondendo con la massima precisione e rapidità alle richieste degli organizzatori, inviando i dati». All'appello si uniscono Roberta Alverà, presidente di Federalberghi Cortina, e Walter De Cassan, presidente provinciale di Belluno: «Se vogliamo essere protagonisti di un evento internazionale così importante dobbiamo dare la massima partecipazione. C'è bisogno del supporto di tutto il comparto alberghiero, consapevoli che è fondamentale anche per la presentazione del dossier, e che i benefit, in termini d'immagine, di promozione di ricadute economiche, si espandono ben oltre il territorio e i giorni dell'evento». (mdib)