Camera di commercio, firmato l'integrativo

Mercoledì 20 Febbraio 2019
Camera di commercio, firmato l'integrativo
L'INTESA
BELLUNO Un nuovo contratto decentrato per il personale della Camera di Commercio di Treviso e Belluno. Dopo l'accorpamento dei due enti si è aperto un confronto durato settimane e chiuso solo lunedì scorso, tra i sindacati e l'ente. L'intesa vale fino al 2021 e coinvolge in totale 160 dipendenti. «I contenuti dell'accordo sono stati condivisi in assemblea e hanno ottenuto l'unanimità del consenso da parte dei lavoratori spiegano Ivan Bernini, segretario generale Fp Cgil di Treviso, e Franco Antolini, segretario Fp Cisl Veneto - segno che l'impianto è stato ritenuto aderente alle loro richieste. Il confronto con la delegazione camerale, nonostante il punto di partenza non fosse convergente, è stato positivo. Così siamo riusciti a raggiungere buoni risultati».
I BENEFIT
L'welfare previsto dal contratto integrativo prende in considerazione una serie di agevolazioni per le famiglie dei dipendenti. Una sorta di incentivi che vanno dal trasporto pubblico e quello scolastico, passando per le borse di studio e il sostegno alle rette universitarie. Ma ci sono anche agevolazioni per i centri estivi e invernali dei figli. A contribuire al reddito ci sono anche le voci che riguardano in modo più stretto la parte economica. E' stato previsto un premio di produttività che prende a riferimento i risultati complessivi e quelli individuali. «In questo modo - spiega una nota delle organizzazioni sindacali - si dà anche valore al Comitato bilaterale per l'innovazione, che si propone di analizzare e proporre soluzioni a questioni come la conciliazione vita lavoro e i processi legati all'innovazione tecnologica».
A LIVELLO PIÙ ALTO
Negli obiettivi dei sindacalisti l'accordo è ancora migliorabile. «La parte che attiene al welfare integrativo e al Comitato bilaterale per l'innovazione sottolineano Bernini e Antolini - riteniamo dovrebbe trovare un respiro più ampio. Pur inserendola nel contratto di Ente siamo convinti che stia nel livello regionale lo sviluppo di un confronto più espansivo e inclusivo per tutte le sedi camerali. Con questa intesa abbiamo previsto una possibile definizione del tema. Vedremo se in sede di contrattazione di ente nelle altre province venete sarà un elemento di discussione».
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