Calci ai carabinieri: perizia psichiatrica per l'autista ubriaco

Mercoledì 28 Giugno 2017
Calci ai carabinieri: perizia psichiatrica per l'autista ubriaco
BELLUNO - (lm) Prese a calci il carabiniere che gli aveva chiesto la patente e che voleva sottoporlo all'alcoltest, perché in evidente stato di ebbrezza. Ma ieri, l'imputato, S.D., 60 anni, di Belluno, difeso dall'avvocato Mariangela Sommacal, ha provvisoriamente scampato le forche caudine di tre imputazioni: rifiuto di eseguire l'alcoltest, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. Il giudice, Elisabetta Scolozzi, ha accolto la richiesta del difensore, di procedere con rito abbreviato e di sottoporre l'imputato ad una perizia psichiatrica per capire se l'uomo sia capace di intendere e di volere, ovvero se sia in grado di partecipare consapevolmente al processo che lo riguarda.
Il fatto avvenne nel gennaio 2015, in città. Quella sera S.D. venne fermato per un controllo da una pattuglia dei carabinieri. Il suo stato alcolico non passò sotto traccia. I militari gli chiesero la patente invitandolo a sottoporsi all'alcoltest. L'uomo prima avrebbe fatto finta di soffiare, tenendo il boccaglio lontano dalla bocca, poi avrebbe strappato la patente di mano dal militare, dandogli un paio di calci alla coscia, per infilarsi di nuovo in macchina e tentare di scappare. Ovviamente, venne fermato. E denunciato.

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