«Patrick è volato in cielo». È stata la mamma del bimbo 12enne finito in coma dopo una caduta in bicicletta a darne la notizia della morte ieri, poco dopo mezzogiorno, sulla sua pagina Facebook. Ha comunicato l'immenso dolore che l'ha colpita quando i medici hanno avviato le procedure pre-morte per l'espianto di organi e tessuto.
Patrick Facen, 12enne di Zorzoi, non ce l'ha fatta. È morto ieri intorno a mezzogiorno dopo 3 giorni di coma all'ospedale di Treviso, dove era stato trasferito in elicottero in condizioni disperate. L'incidente è avvenuto venerdì poco dopo le 19 sulla strada comunale dagli impianti sportivi di Sorriva, dove Patrick era stato a giocare, verso Zorzoi. Un tragitto che il piccolo conosceva bene e che aveva fatto tante volte in sella alla sua bici. Qualcosa però venerdì sera è andato storto. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Feltre si è trattato di un incidente autonomo. Il bimbo è stato trovato in una pozza di sangue ormai incosciente, da una residente che ha dato subito l'allarme. Accanto a Patrick, che non indossava il casco, la sua biciclettina con la catena a terra e un freno rotto. L'ipotesi è che mentre il 12enne stava percorrendo quel tratto in leggera salita la catena sia scesa e lui sia caduto sbattendo violentemente il viso e la testa. Un colpo che non gli ha lasciato scampo: i medici non avevano dato speranze e da allora non si è più ripreso. A scanso di equivoci i carabinieri hanno effettuato accertamenti anche sull'auto della donna che ha dato l'allarme: nessun segno di impatto. Nessun segno di urto nemmeno sulla biciclettina del bimbo rimasta in strada. L'unica ricostruzione possibile, quindi, è quella di una morte assurda per una banale caduta, come quelle che coinvolgono i bimbi innumerevoli volte. Quasi certamente sarà effettuata una consulenza sul mezzo, che è stato posto sotto sequestro.
In molti ieri hanno partecipato con messaggi di cordoglio all'immenso dolore di mamma Lidia Maschio e papà Davide Facen. La coppia ha altri due figli, Patrick era il più piccolo. Frequentava la seconda media di Sovramonte e aveva appena terminato con i compagni la Settimana azzurra al mare organizzata dalla scuola. «Noi lo salutiamo così, si è divertito tantissimo», dicono alcuni amici condividendo la foto di Patrick sorridente in costume da bagno. Quel sorriso che ieri si è spento per sempre.
Patrick Facen, 12enne di Zorzoi, non ce l'ha fatta. È morto ieri intorno a mezzogiorno dopo 3 giorni di coma all'ospedale di Treviso, dove era stato trasferito in elicottero in condizioni disperate. L'incidente è avvenuto venerdì poco dopo le 19 sulla strada comunale dagli impianti sportivi di Sorriva, dove Patrick era stato a giocare, verso Zorzoi. Un tragitto che il piccolo conosceva bene e che aveva fatto tante volte in sella alla sua bici. Qualcosa però venerdì sera è andato storto. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Feltre si è trattato di un incidente autonomo. Il bimbo è stato trovato in una pozza di sangue ormai incosciente, da una residente che ha dato subito l'allarme. Accanto a Patrick, che non indossava il casco, la sua biciclettina con la catena a terra e un freno rotto. L'ipotesi è che mentre il 12enne stava percorrendo quel tratto in leggera salita la catena sia scesa e lui sia caduto sbattendo violentemente il viso e la testa. Un colpo che non gli ha lasciato scampo: i medici non avevano dato speranze e da allora non si è più ripreso. A scanso di equivoci i carabinieri hanno effettuato accertamenti anche sull'auto della donna che ha dato l'allarme: nessun segno di impatto. Nessun segno di urto nemmeno sulla biciclettina del bimbo rimasta in strada. L'unica ricostruzione possibile, quindi, è quella di una morte assurda per una banale caduta, come quelle che coinvolgono i bimbi innumerevoli volte. Quasi certamente sarà effettuata una consulenza sul mezzo, che è stato posto sotto sequestro.
In molti ieri hanno partecipato con messaggi di cordoglio all'immenso dolore di mamma Lidia Maschio e papà Davide Facen. La coppia ha altri due figli, Patrick era il più piccolo. Frequentava la seconda media di Sovramonte e aveva appena terminato con i compagni la Settimana azzurra al mare organizzata dalla scuola. «Noi lo salutiamo così, si è divertito tantissimo», dicono alcuni amici condividendo la foto di Patrick sorridente in costume da bagno. Quel sorriso che ieri si è spento per sempre.
