C'è il quorum: dai bellunesi sì all'autonomia della Provincia

Lunedì 23 Ottobre 2017
C'è il quorum: dai bellunesi sì all'autonomia della Provincia
IL RISULTATO
BELLUNO Habemus quorum. La Provincia imbocca la strada dell'autonomia. Della serie, o adesso o mai più. Del resto, i cittadini si sono espressi. La maggioranza degli elettori ha messo una x sulla scheda del referendum provinciale. A ruota della consultazione per la Regione Veneto (51,3% l'affluenza). Pochi minuti dopo l'una, arriva il dato tanto atteso a Palazzo Piloni. Le schede rosa finite nell'urna sono 109mila (senza tre Comuni da scrutinare). L'asticella del 50% più uno era fissata a 104.840 voti. Quindi, il quorum è oltre l'ostacolo. La fumata bianca viene accompagnata da un applauso scrosciante nell'ufficio del presidente Padrin. Manca ancora la composizione del voto, con la distinzione tra i «sì» e i «no». Ma l'esito finale è dato per scontato. E quindi spuntano anche un paio i bottiglie di prosecco (rigorosamente veneto) e parte un brindisi collettivo. Che la giornata fosse da appuntamento con la storia, lo si era capito fin dal primo mattino, quando ai seggi si cominciavano a formare lunghe code di cittadini, documento in mano, pronti a votare per il doppio referendum. A Mel, è intervenuto anche il sindaco, perché qualche cittadino lamentava un'attesa di oltre mezzora. Il secondo piano di Palazzo Piloni non è mai stato così vivo. Le «maggiori forme di autonomia» non si sono ancora messe sulla strada da Roma a Venezia, che il Bellunese ha già vinto: alle 23 e qualche minuto, i disfattisti vengono superati dalle proiezioni dell'affluenza. È il moto d'orgoglio della Provincia. Padrin corre tra il suo studio e la sala dell'ufficio elettorale. Il segretario della Provincia raccoglie i dati e li trasmette al presidente. Una macchina quasi perfetta che si muove con un unico scopo: dare il prima possibile la notizia che il quorum c'è. Una mission che pareva impossibile fino a venerdì sera, anche perché sul corpo elettorale bellunese pesano oltre 44mila residenti all'estero, un quinto degli elettori. In trepidante attesa anche il coordinatore del comitato referendario, Maurizio Busatta e il deputato Roger De Menech e la segretaria provinciale del Pd. I primi dati arrivano dopo le 23.30. Sono quelli dei Comuni più piccoli e periferici. E sono dati positivi. Alle 23.50 il segretario Ossi emette la prima sentenza: «Al momento siamo sopra il 50% di affluenza con i soli residenti, Aire esclusi. Ma ce la faremo a superare il quorum anche con il dato aggregato». Difatti, all'una passata il dato è definitivo: il 52% degli aventi diritto ha votato. La Provincia può andare a letto sognando l'autonomia. Quella vera.
Damiano Tormen

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