Boom di evasori e gare truccate

Giovedì 23 Marzo 2017
Crescono gli evasori totali, restano costanti gli scontrini irregolari (uno su 6), diminuiscono le truffe al fondo agricolo europeo. Questa la tendenza che si evince dai dati diffusi ieri dalla Guardia di Finanza del Comando provinciale sul bilancio dell'ultimo anno di attività. Sul fronte dei reati fiscali sono state denunciate 11 persone e sono 43 gli evasori totali scoperti nel 2016 (39 nel 2015, 34 nel 2014). Salta agli occhi anche il boom di reati contro la Pubblica amministrazione con 27 denunce e indagini che diverse inchieste coordinate dalla Procura. Tra queste una maxi-indagine su un appalto con il presunto trucco nel Feltrino. Inchiesta che vede allo stato 8 indagati per l'ipotesi di turbativa d'asta tra dipendenti pubblici e imprenditori. Ma sul caso vige il massimo riserbo visto che le indagini sono ancora in corso e coperte dal segreto istruttorio. Tra le 27 denunce dell'anno scorso anche le 5 per corruzione, le persone finite nell'inchiesta per la presunta mazzetta sulla cava Col delle Vi di Farra d'Alpago. Infine peculato e abuso d'ufficio.
Nuovo filone infine: le irregolarità rilevate nelle sale giochi e centri scommessi. Quasi il 40% è risultato non in regola: con precisione sono stati 8 i blitz e il 37,5% degli apparecchi utilizzati per il gioco non erano regolari. Nulla di trascendentale o di rilevanza penale: insomma non macchinette abusive, ma solo piccole irregolarità, come i loghi utilizzati sulle slot non consentiti. Anomalie che hanno come conseguenza delle multe.
Non solo sanzioni, ma anche denunce invece per la lotta ai prodotti contraffatti: in 15 interventi eseguiti sono stati sequestrati 14mila 223 prodotti illegali e 3 persone sono state denunciate.
Denunciati per riciclaggio di denaro due persone e approfondite dal Nucleo di Polizia Tributaria 54 segnalazioni di operazioni sospette. Svolti poi 6 accertamenti a carico di persone coinvolte nello spaccio di stupefacenti o indiziati di collegamenti con la criminalità organizzata.
Solo uno il denunciato nel 2016 per illegittima percezione di contributi europei per lo sviluppo agricolo: erano oltre 100mila euro i benefici ottenuti, pur non avendone in realtà diritto. Un dato in calo rispetto alle numerose denunc degli anni scorsi.

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