È stata effettuata ieri mattina all'ospedale San Martino l'autopsia sul corpo del bimbo morto in sala parto la mattina di martedì. Il piccolo, figlio di una coppia bellunese, è stato dichiarato morto alle 3.31 del 18 luglio. Secondo le cartelle cliniche è nato morto, ma per avere una diagnosi, una certezza, bisogna attendere l'esito della consulenza disposta dalla Procura. Incaricato di dare una risposta ai quesiti sulle cause della morte del piccolino il medico legale Antonello Cirnelli di Portogruaro che ieri ha eseguito gli accertamenti e che nei prossimi mesi depositerà l'esito della complessa indagine.
Sono tre gli indagati per l'omicidio colposo del piccolo: due medici e un'ostetrica del San Martino. Erano loro che hanno affrontato l'emergenza, durata diverse ore. Solo loro. «Ci hanno abbandonati», ha denunciato la famiglia e l'indagine della Procura è volta a chiarire anche questo fatto: se effettivamente c'era un sottorganico rispetto alle esigenze alla Ginecologia e Ostetricia del San Martino quel giorno. Era lunedì mattina quando la donna straniera che ha un compagno bellunese si è presentata nel reparto per un parto in sofferenza. Ma in quelle ore ci sarebbe stata una contemporanea urgenza (sembra di una donna arrivata dal Cadore) che avrebbe indotto a una sorta di abbandono della paziente. Una vicenda che si è chiusa con la tragedia della notte: alle 3.31 tutto è finito con la morte del piccolo.
Sulla vicenda indagano gli agenti della squadra Mobile della questura di Belluno. Hanno acquisito la cartella clinica della paziente nelle ore successive. L'inchiesta è coordinata dal pm Marco Faion. È stata posta sotto sequestro anche la placenta del bimbo, estratta al momento del parto. Ora si attende l'esito delle indagini microscopiche sul materiale prelevato ieri nell'autopsia che potranno dare la certezza sul momento esatto della morte. Chiariranno anche se il bimbo poteva essere salvato oppure no.
Parallelamente al filone penale, la direzione sanitaria dell'ospedale San Martino ha disposto un'indagine interna per capire come si siano svolte le cose.
Sono tre gli indagati per l'omicidio colposo del piccolo: due medici e un'ostetrica del San Martino. Erano loro che hanno affrontato l'emergenza, durata diverse ore. Solo loro. «Ci hanno abbandonati», ha denunciato la famiglia e l'indagine della Procura è volta a chiarire anche questo fatto: se effettivamente c'era un sottorganico rispetto alle esigenze alla Ginecologia e Ostetricia del San Martino quel giorno. Era lunedì mattina quando la donna straniera che ha un compagno bellunese si è presentata nel reparto per un parto in sofferenza. Ma in quelle ore ci sarebbe stata una contemporanea urgenza (sembra di una donna arrivata dal Cadore) che avrebbe indotto a una sorta di abbandono della paziente. Una vicenda che si è chiusa con la tragedia della notte: alle 3.31 tutto è finito con la morte del piccolo.
Sulla vicenda indagano gli agenti della squadra Mobile della questura di Belluno. Hanno acquisito la cartella clinica della paziente nelle ore successive. L'inchiesta è coordinata dal pm Marco Faion. È stata posta sotto sequestro anche la placenta del bimbo, estratta al momento del parto. Ora si attende l'esito delle indagini microscopiche sul materiale prelevato ieri nell'autopsia che potranno dare la certezza sul momento esatto della morte. Chiariranno anche se il bimbo poteva essere salvato oppure no.
Parallelamente al filone penale, la direzione sanitaria dell'ospedale San Martino ha disposto un'indagine interna per capire come si siano svolte le cose.
