«Belluno senza il Nevegal come Venezia in secca»

Venerdì 19 Ottobre 2018
«Belluno senza il Nevegal come Venezia in secca»
IL SUCCESSORE
BELLUNO Conosce l'attuale sofferenza del Nevegal, con la spada di Damocle di una stagione invernale ed una estiva assicurate. Ma un futuro, da settembre 2019, in cui si brancola nel buio. Sulla faccenda Luigi Borgo, neo presidente del Collegio regionale dei Maestri di sci del Veneto, va giù sintetico. Ma il succo è chiaro: Belluno senza il Nevegal è come Venezia senza l'acqua. E ancora: Se Belluno è considerata città di montagna, e non di collina, lo deve al Nevegal.
SCUDO LEVATO
Luigi Borgo è consapevole che ad essere in trincea è il direttore della Scuola di sci Nevegal, Alessandro Molin, anche front man del Collegio sulla questione: «È in prima linea nella difesa di un valore territoriale che deve essere potenziato.» Per il presidente la soluzione sta «Nell'attività d'impresa» che deve avere la forza di «una sorgente d'acqua». A proposito d'acqua. Uno dei punti deboli del Nevegal, per l' innevamento artificiale, è che non ce n'è. Borgo smonta il problema: «Ora la tecnologia riesce a fare neve in ogni situazione, anche sopra lo zero termico.» Di fatto, per lui, il Nevegal «dovrebbe godere di una progettualità per 11 mesi all'anno, con parchi o altre attrazioni.» Non solo neve.
170 MAESTRI DI SCI
Luigi Borgo vive a Valdagno ed è imprenditore nel settore tipografico-editoriale. Non nasconde la sua soddisfazione nel guidare il gruppo, anzi il gruppone dei 1700 iscritti al Collegio dei maestri di sci del Veneto: «In realtà operanti sono un migliaio è la precisazione, con l'aggiunta - questa è una professione straordinaria, per vari motivi.» Parole che trasudano passione: «Il maestro di sci opera in un bell'ambiente, sta a contatto con le persone, porta sulle spalle il prestigio di una professione che, tra gli sport della neve, è fra le più antiche.»
IL COLLEGIO
Su come pensa di gestire i maestri veneti il neo presidente ha un'idea di fondo: «Il Collegio deve essere, innanzitutto, luogo di pensiero. Più si pensa, più si fa il bene della categoria - sono le sue parole - ho una grande squadra di professionisti e gli obiettivi sono tosti.» Perchè Borgo starà in sella fino alla prossima elezione, tra quattro anni: «Intanto nel quadriennio che abbiamo davanti c'è l'appuntamento con i mondiali di Cortina: per noi sarà motivo per portare alto il nome della nostra professionalità. Si tratta di un evento entusiasmante per lo sci veneto.» Con i maestri pronti a vivere le prossime stagioni sempre più da protagonisti.
D.D.D.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci