Belluno e Limana: progetti fotocopia

Giovedì 29 Giugno 2017
BELLUNO - (A.Tr.) Il progetto sembra la copia di quello di Limana, lo studio di progettazione d'altra parte è lo stesso. Cambia solo la posizione, in questo caso tra il ponte della Vittoria e il bailey, ma il risultato è lo stesso: un disastro per l'ambiente e per il territorio circostante. Ieri a Palazzo Rosso i tecnici di Palazzo Piloni hanno spiegato tutto per filo e per segno. Disegni alla mano e parole semplici, l'impianto con cui la Reggelbergbau vorrebbe derivare acqua lungo il Piave in località Lambioi proprio ai piedi del centro storico è stato passato al setaccio. E bocciato. «L'impianto consiste in una traversa di sbarramento in alveo ha spiegato Mirko Valentinotti, dipendente di Palazzo Piloni -, composta da una parte fissa in calcestruzzo e da una removibile costituita da una sorta di salsicciotto in gomma, gonfiabile e tenuto in forma tramite l'immissione di acqua mantenuta in pressione». Il tutto per produrre un salto di 4 metri, con una portata massima di trenta metri cubi al secondo e media di 15,4 e una potenza di 600 chilowatt. L'operazione prevede una scala di risalita per i pesci realizzata in quel fazzoletto di prato sotto il ponte bailey, che se l'impianto dovesse essere realizzato verrebbe sommerso dall'acqua; un'accortezza sufficiente a evitare la moria di pesci? Non si sa, ma ieri il presidente del Bacino 8 di pesca, Luigi Pizzico, si è scagliato contro la politica, la speculazione e la mancanza di vedute. Nemmeno i rischi idrogeologici, sismici e gli effetti ambientali sembrano essere stati considerati dai proponenti. L'infiltrazione di acqua lungo le sponde con conseguente innesco di instabilità in un'area su cui già insiste la frana di via Miari, l'impatto su flora e fauna locali, gli effetti a monte e a valle dell'opera e quelli cumulativi dati dalla successione tra Ponte e Limana di tre progetti di centralina, non sono stati valutati ma sono finiti dritti dritti tra le osservazioni contrarie presentate ieri da politica e cittadini.
Il sopralluogo sul punto esatto in cui il mostro gonfiabile potrebbe elevarsi 4 metri sopra l'acqua e rovinare il paesaggio da cartolina di Belluno, è servito a capire come tra i problemi tirati in ballo dall'opera ci sarebbe anche il ponte sul Piave. La realizzazione di un passaggio definitivo al posto del bailey avrebbe un'inclinazione diversa e sarebbe disturbata, a quel punto, dalla centralina. Ma il ponte definitivo s'ha da fare, Belluno ne ha bisogno. Della centralina, invece, no. Ora resta da capire se il progetto passerà per la Via, ipotesi auspicata perché sarebbe l'unico modo per bloccare il sopruso, e se la voce di un'intera comunità conti qualcosa.

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