Basta auto: metropolitana leggera in alternativa

Venerdì 20 Ottobre 2017
PONTE NELLE ALPI
A Ponte nelle Alpi torna di moda l'idea della metropolitana di superficie. Forse ultima possibilità risolvere il problema dell'intensità del traffico automobilistico che attanaglia le strade del paese. A far suonare il campanello d'allarme sono stati i primi risultati del nuovo studio del traffico affidato a Grazioso Piazza: a lui l'amministrazione comunale aveva chiesto di monitorare i volumi del traffico soprattutto per capire cosa accadrà una volta che sarà aperto il parco commerciale nell'area ex Comedil.
«I primi dati non sono confortanti ha riferito il sindaco Paolo Vendramini nel corso di una riunione di maggioranza perché niente è cambiato rispetto a dieci anni or sono: ora come allora, le persone vanno al lavoro da sole, non si accordano, non si organizzano in gruppi per salire in più d'uno su una stessa macchina; ma su ciascuna automobile ci sono una media di 1,1 persone». Un secondo dato riguarda lo scarsissimo uso che gli automobilisti fanno della bretella autostradale Pian di Vedoia-Cadola che invece, per chi scende dalla zona di Longarone, permetterebbe di arrivare più velocemente in Alpago, sui Coi de Pera e anche a Belluno. Una bretella che naturalmente accorcerebbe i tempi di percorrenza anche in senso contrario. «Il Comune continuerà a confrontarsi con le aziende della zona industriale di Longarone assicura il sindaco - perché incentivino l'uso delle navette, del car pooling, con più passeggeri che si servano di una stessa macchina. E si continuerà a monitorare il traffico. Ma serve un'idea più forte, diversamente questa provincia continuerà a viaggiare solo su strada».
L'alternativa si chiama metropolitana di superficie su linea ferroviaria. «Approfittando della promessa elettrificazione della linea ferroviaria da Vittorio Veneto a Ponte e sino a Feltre, l'idea è istituire piccole fermate intermedie in corrispondenza di luoghi di grande interesse, magari di attrattiva commerciale tra le stazioni maggiori». La spesa sarebbe contenuta, basterebbero piccole piazzole: fra Belluno e Ponte, sempre lungo la ferrovia esistente, all'altezza dell'Emisfero o dei centri commerciali di Baldenich. E non è detto che sia la rete ferroviaria Rfi a doverla gestire. Ma potrebbe farsi avanti anche un privato.
Giovanni Santin

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