Aziende digitali: Intesa per pilotare aiuti nel Bellunese

Mercoledì 18 Ottobre 2017
IL BATTESIMO
LIMANA Gioco di squadra tra Piccola Industria e Intesa San Paolo: è nato Progettare il futuro, accordo triennale dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese. Il piano i battaglia per traghettare le aziende verso la quarta rivoluzione industriale è stato siglato ieri a Belluno, con la regia di Confindustria Belluno Dolomiti. La partnership, che mette a disposizione un plafond triennale nazionale di 90 miliardi di euro (dei quali 12 miliardi destinati alle aziende venete e bellunesi), ha avuto il suo vernissage negli stabilimenti limanesi di Meccanostampi srl. A tenerla a battesimo, il parterre delle grandi occasioni: Luca Barbini (presidente Confindustria Belluno), Daniele Borghi (Osservatorio Innovazione Intesa Sanpaolo), Alberto Baban (presidente Piccola Industria), Alberto Bettella (ceo T4i), Alessandro Beghi (professore ordinario Sistemi e Controlli Automatici Facoltà Ingegneria di Padova), Stefano Giacomelli (general manager Sinteco-Bucci), e il padrone di casa, Ludovico Trevisson, amministratore unico Meccanostampi. «L'accordo di oggi (ieri, per chi legge, ndr) vuole aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a cogliere le grandi opportunità che la digitalizzazione e i nuovi scenari offerti dalla quarta rivoluzione industriale offrono - hanno spiegato i vertici di Intesa Sanpaolo -. Inoltre ci vede impegnati a sostenere il nostro sistema produttivo forti della capacità di rappresentare l'acceleratore dell'economia reale: nel 2016 abbiamo fornito alle imprese e alle famiglie trivenete 4,5 miliardi di credito a medio e lungo termine, un dato in crescita di circa il 40 % rispetto al 2015».
L'ACCORDO
Quattro i pilastri: ecosistemi di imprese e integrazione di business; finanza per la crescita; capitale umano; nuova imprenditorialità. Intesa Sanpaolo e Piccola Industria Confindustria intendono mettere a disposizione un insieme di soluzioni che permettano alle imprese di trasformarsi, migliorando i processi produttivi, ricorrendo a nuove tecnologie e a nuove metodologie. Inoltre, l'accordo punta a finanziare la crescita del business valorizzando il patrimonio intangibile delle imprese attraverso un nuovo modello di relazione basato sui fattori qualitativi legati al credito: tra questi la capacità innovativa, la formazione e la strategicità della catena fornitore-champion. Per quanto riguarda il capitale umano, l'accordo punta anche a favorire l'alternanza scuola-lavoro con l'obiettivo di far diventare l'azienda il luogo in cui lo studente consolida e arricchisce le conoscenze apprese. Da ultimo, Intesa Sanpaolo mette a disposizione il modello di valutazione delle startup. È un nuovo algoritmo Dats (Due Diligence Assessment Tool Scorecard). Si tratta del primo modello di valutazione forward looking adottato da una banca per i finanziamenti in debito, basato su logiche derivate dalla valutazione degli investitori in Venture Capital.
D.T.

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