«Autonomia, la Regione lavora anche per Belluno»

Mercoledì 24 Ottobre 2018
LA SFIDA
BELLUNO (d.t.) Due partite, stesso match: l'autonomia. Da una parte la trattativa Stato-Regione, dall'altra gli Stati Generali della Montagna. In entrambi i casi, la provincia dolomitica può contare sull'appoggio pieno di un bellunese a Venezia. Perché Gianpaolo Bottacin assicura il suo impegno a portare le istanze bellunesi sui tavoli che contano. Del resto, lunedì pomeriggio, mentre a Palazzo Piloni andava in scena l'assemblea dei sindaci per fare il punto ad un anno dal referendum, l'assessore regionale ricordava al ministro Erika Stefani la questione bellunese. E il 7-8 novembre sarà presente all'incontro romano tra la Provincia, la Regione, i parlamentari bellunesi e il ministro per gli affari regionali. «Il primo passo è l'autonomia del Veneto - dice Bottacin -. In questi anni di tagli su tagli, la Provincia di Belluno è rimasta in piedi grazie ai trasferimenti regionali (circa 30 milioni di euro, ndr). Quindi la partita non è ingrandire la fetta di torta destinata a Belluno, ma ingrandire la torta». «Bisogna ingrandire la disponibilità di cassa della Regione Veneto. La richiesta di autonomia per il Veneto riguarda le 23 materie consentite dalla Costituzione - ricorda Bottacin -. L'incrocio di queste 23 materie e dei costi standard per gestirle, significa tenersi i 9/10 del gettito fiscale, che a Belluno valgono circa 800 milioni di euro ogni anno». Dopodiché si apre l'altra questione: quella delle norme. Perché oltre ai soldi, ci deve essere la possibilità di legiferare in maniera autonoma, come già fanno Trento e Bolzano. «Se possiamo legiferare in maniera esclusiva sulle 23 materie, abbiamo a disposizione uno strumento che ci garantisce forme di autogoverno - continua Bottacin -. Per Belluno, abbiamo già calcolato le ricadute della specificità, come la questione delle centrali idroelettriche, per cui abbiamo inserito le stesse condizioni di Bolzano: quando scade una concessione, passa in capo alla Provincia, che ha diritto ad una quota di energia gratis. E poi ci sono gli Stati Generali della Montagna».
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