«Perché abbiamo in molti sostenuto Gamba? Perché lo abbiamo conosciuto, anche di persona. Qui avevamo capito già da quando era assessore quanto fosse persona concreta, che se dice fa sono le parole di Gianpaolo Giozzet (nella foto con i due nipotini) avevamo un buon ricordo di lui come amministratore. Tra l'altro aveva dato una grossa mano per far arrivare il metano a Tisoi». Adriana, giovane signora, spinge il passeggino. Sta andando con un'amica al parco giochi. E' lei ad aggiungere una motivazione del consenso a Gamba: «Si è attivato per poter riaprire il negozio di alimentari chiuso da poco», sono le sue parole. Per una frazione rappresenta un presidio. Il tono è dubitativo: «Ma penso che dovremo rassegnarci a vederlo chiuso. Chissà». Passa il signor Mario: «Io non ho votato afferma scuotendo la testa voto quello, voto quell'altro: per noi non cambia nulla». Parole che paiono sintetizzare ciò che sta sotto l'alta percentuale di astensioni. Non tanto le spiagge, ma una sorta di passivo disamore per la res publica. Giovanni, invece, ricorda il ponte bailey: «Voluto da Gamba, criticato, ma è ancora lì». In realtà la motivazione che regge arriva dalla voce di Rosaria: «Nella lista di Paolo Gamba c'era una candidata di Tisoi, mentre non c'era nessuno di qui nelle liste di Massaro. E si tende a votare chi conosci ed è del posto». A Tisoi, che comprende Giazzoi e Collungo, non tutti parlano, ovvio. C'è chi non vuole dichiarare la propria simpatia, e c'è chi afferma di aver votato Massaro. C'è chi vive qui, ma è residente altrove, e quindi non ha votato. Vale sottolineare una curiosità. Mentre Bolzano bellunese (dove abita Paolo Gamba!) è feudo assolutamente rosso, con radici forti nella Resistenza, Tisoi, che è a un tiro di schioppo, è sempre stata di area moderata. Diciamo pure tradizionalmente democristiana, per dirla con definizione del passato. Una rivalità che non è ancora del tutto sopita. Peppone e don Camillo, insomma, qui si sarebbero trovati a loro agio.
Daniela De Donà
Daniela De Donà
