A Feltre circuì un disabile

Sabato 22 Luglio 2017
BELLUNO - Massimo Liguri, alias Alessia, la trans finita alla sbarra per l'accusa di circonvenzione di incapace, è nuovamente al centro di un processo in Tribunale a Belluno. Questa volta è accusata di resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità.
La vicenda è stata ricostruita ieri in aula con i primi testi e si è proceduto poi al rinvio ai prossimi mesi per le conclusioni. Il 30enne Massimo Liguri, nato a Palermo, in arte Alessia, era salito il 2 luglio 2012, con un amica, sul bus della linea Belluno-Feltre. Le due ragazze erano senza biglietto e, alla richiesta di esibire il titolo di viaggio fatta dal controllore Mario Favero, lo avrebbero aggredito. «Sono fuggite verso il parcheggio Metropolis -ha raccontato ieri il controllore - e io ho le ho seguite». Alla fine ferma Alessia, mentre l'altra riesce a fuggire. La trans tira uno schiaffo al controllore e tenta nuovamente la sua fuga. È stato sentito ieri anche il conducente del bus che aveva riconosciuto la seconda ragazza, I.F di Formegan. La giovane non è a processo: alla sbarra c'è solo Liguri, ma anche per lui la identificazione è arrivata dopo 21 giorni dal fatto. Sentito infine l'agente della Polfer che intervenne il due luglio. La trans, per difendersi dalle accuse, disse che era stata spinta dal controllore, fatto non vero come verrà accertato poi e come confermato ieri dal teste Favero, che è parte offesa nel procedimento.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci