Zaia: «Io resto qui, nessuno mi chiama...» Totoministri: Fontana c'è, Bitonci scalpita

Martedì 22 Maggio 2018
Zaia: «Io resto qui, nessuno mi chiama...» Totoministri: Fontana c'è, Bitonci scalpita
IN VENETO
VENEZIA Alla domanda numero millemila su un suo eventuale futuro a Roma, ieri per un attimo Luca Zaia è rimasto senza parole. Prima un sorriso rassegnato e poi il gesto eloquente, tirare il cellulare fuori dalla tasca, per mostrare ai cronisti il display sgombro di notifiche: «Vedete, il mio telefono è sempre tranquillo, non scotta, nessuno mi scrive né mi chiama. Hanno capito che io mi devo occupare del Veneto. Anzi, li avviso: non dormano sonni tranquilli, perché noi abbiamo l'autonomia e, un istante dopo che il Governo si sarà formato, presenteremo il conto. È chiaro a tutti questo?».
LE AMBIZIONI LEGHISTE
Dev'essere chiaro soprattutto per la sua Lega, il cui segretario federale Matteo Salvini continua a ripetere che il Veneto sarà rappresentato nell'esecutivo. Da chi? Nel toto-ministri è entrato il suo fedelissimo vice, il veronese Lorenzo Fontana, per il quale si vocifera di una possibile delega alla Difesa, anche se a scalpitare sarebbe soprattutto il padovano Massimo Bitonci. Peraltro saranno da riempire anche le caselle di sottogoverno, tra viceministri e sottosegretari, per cui spazio dovrebbe comunque essercene. «Intanto capiremo se ci sarà un incarico glissava in mattinata Zaia e quale sarà questo governo- Ho l'impressione che, all'italiana, si metta il carro davanti ai buoi. Penso che sia corretto attendere le decisioni del capo dello Stato, a cui la Costituzione affida il compito di affrontare il tema».
Ai gazebo del fine settimana sull'accordo di programma con il Movimento 5 Stelle, la Liga Veneta riferisce di aver registrato 21.000 votanti. «Non pochi, per un'iniziativa messa in piedi in poche ore ha sottolineato il segretario nazionale Gianantonio Da Re e comunque il 95% si è espresso per il sì». Fra questi ultimi c'era anche lo stesso Zaia, pur avendo la propria opinione su Pedemontana e Tav, rispetto ai dubbi dei due partiti. «Sulle infrastrutture ha detto noi difenderemo le nostre: per cui da veneto dico che, mantenendo l'alveo della legalità e del controllo spasmodico, continuiamo a procedere. L'alta velocità? È una partita che non ci riguarda da vicino, visto e considerato che oggi il cantiere non c'è. So che non si vuole chiudere con la Tav, ma si vuole ridiscutere, cercheremo di sapere quale sarà l'elemento di ridiscussione».
LA CURIOSITÀ DEM
Intanto ieri Laura Puppato, ormai ex senatrice del Partito Democratico, ha raggiunto quota 42.100 follower su Twitter. E, curiosità, chi è l'ultimo in ordine di tempo? Niente meno che Giuseppe Conte, premier in pectore. «Mi fa piacere ha commentato la dem abbia pensato di seguirmi nelle mie valutazioni politiche. Devo sperare, dopo i passi falsi fin qui compiuti da Lega e 5 Stelle, che il professor Conte, uomo da sempre di centro-sinistra, non dimentichi l'importanza della sua figura, del suo ruolo dentro l'assetto istituzionale italiano».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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