«Vogliamo migliorare il decreto, così com'è ora aumenterà il precariato»

Giovedì 19 Luglio 2018
«Vogliamo migliorare il decreto, così com'è ora aumenterà il precariato»
«Noi non vogliamo smontare il Decreto Dignità. Lo vogliamo migliorare. Così come è oggi inevitabilmente ci saranno ricadute negative. E questo non è terrorismo psicologico né allarmismo: è realismo».
Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia Rovigo, 50 anni, non vuole alimentare lo scontro col ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio. Ai colleghi manda un massaggio di pragmatismo: «Il governo è convinto che sia una sorta di incentivo alle assunzioni a tempo indeterminato. Dall'altra parte ci sono una serie di categorie che continuano a dire che così non ci combatte al precarietà. Oggi entrare nel merito di chi ha ragione e ha torto diventa uno scontro senza sbocchi. Confindustria chiede solo delle modifiche, per esempio di poter fornire la motivazione all'assunzione a tempo determinato dopo 24 mesi e non i 12 attuali. Mi aspetto che il governo ascolti le nostre ragioni. Si chiama confronto democratico».
Invece Di Maio vi accusa di fare «terrorismo psicologico» perché stimate che i posti persi potrebbero essere anche più degli 8mila indicati dall'Inps.
«Le stime chi le ha fatte, in un senso o nell'altro, le ha sempre sbagliate. Di sicuro con questo decreto aumenteranno i contenziosi. E si alimenterà il precariato».
Ma questo decreto le piace o no?
«Il Decreto Dignità non è completamente sbagliato, ma il trend della crescita generale non è positivo. Gli imprenditori sono incerti. E l'Italia rimane sempre il Paese con troppa burocrazia, troppe leggi, contenziosi legali infiniti».
Contestate anche lo stop alla pubblicità del gioco d'azzardo. Perché?
«È giusto combatterlo, oggi il gioco d'azzardo sta rovinando la vita di troppe famiglie. Ma mi aspetto che questa battaglia venga fatta senza demagogia. Che senso ha vietare la pubblicità del gioco d'azzardo e permettere alle ricevitorie, che sono in mezzo a strade e piazze, di piazzare in vetrina le pubblicità dei Jackpot da 100 milioni? Che senso ha promuovere il gioco di Stato del Gratta e Vinci con spot tipo «Turista Per sempre»? Iniziamo a contingentare le vincite, mi sembra assurdo promettere milioni così. Dovremmo anche vietare a coloro i quali hanno le ricevitorie del Lotto e del Super Enalotto di vendere giocattoli all'interno, così si attirano i bambini e vengono portati a giocare anche i genitori».
Di Maio vuol bloccare anche le delocalizzazioni selvagge.
«Va bene punire chi prende i soldi e poi se ne va all'estero. Ma questa norma è stata fatta nel momento sbagliato, le aziende oggi stanno tornando indietro. Se un'impresa prende 100 euro di contributo per un settore particolare, paghi per quel settore».
Promessi sgravi fiscali per l'assunzione a tempo indeterminato. Contento?
«Bisogna prima intervenire sui fattori di crescita: i posti di lavoro purtroppo non si fanno per decreto. Lo dimostra il Jobs Act: all'inizio boom di assunzioni e poi calo deciso».
Di Maio bacchetta la Fincantieri, sulla lotta al precariato non dà l'esempio.
«Se tu lavori per un'azienda pubblica devi essere qualificato, i subappalti che fai devono essere autorizzati, il personale deve essere assunto e controllato. Le aziende pubbliche, molte sono socie nostre, non alimentano il precariato. E poi parliamoci chiaro: i subappalti non potranno essere eliminati. Piuttosto si faccia una riforma che obblighi a fare un'offerta doppia: sui costi e sulle spese di formazione e sicurezza. E l'azienda committente controlli che tutto venga eseguito».
Maurizio Crema
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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