Trump sfida Angela: non farò come la Ue Donne in rivolta: non separare genitori e figli

Martedì 19 Giugno 2018
LA POLEMICA
NEW YORK Le proteste oramai piovono da ogni parte, ma Donald Trump non indietreggia. Convinto di avere il sostegno della sua base, il presidente ha ieri rifiutato di abolire la pratica anti-clandestini in atto al confine con il Messico, che ha portato alla separazione di quasi 2 mila bambini dai loro genitori.
«Non diventeremo un campo profughi», ha protestato Trump, che ha poi sostenuto che gli Usa hanno «e peggiori e più tristi leggi di immigrazione del mondo», ma che esse potrebbero essere velocemente risolte se i «democratici smettessero di fare ostruzionismo». Il presidente lancia un affondo contro Angela Merkel, proprio nel giorno in cui quest'ultima riceve il leader italiano sul tema migranti. «Un grande errore aver permesso in tutta Europa a milioni di persone entrare e di cambiare così fortemente e violentemente la loro cultura!», attacca Trump in un tweet, sottolineando come «il popolo della Germania si sta rivoltando contro la sua leadership proprio a causa dell'immigrazione che sta scuotendo la già debole coalizione di Berlino. Il crimine in Germania è molto forte».
In due mesi, quasi 2 mila bambini sono stati allontanati dai loro genitori e sistemati in centri di raccolta, che assomigliano pericolosamente proprio ai campi profughi che Trump vuole evitare. La pratica di separare i bambini dai genitori non è una legge, ma una decisione presa dalla sua stessa Amministrazione, quando il ministro della Giustizia Jeff Sessions ha formalizzato l'applicazione della tolleranza zero, lo scorso aprile. Nell'ambito della maggior severità, i clandestini vengono ora definiti «criminali» e sulla base di questa classificazione, vengono separati dai loro bambini. Trump non ha bisogno dei voti dei democratici per passare una legge sull'immigrazione, e accusarli di ostruzionismo non ha quindi nessun senso. Semmai il problema del presidente è rappresentato dal fatto che il suo stesso partito è diviso sul tema immigrazione.
LE LEGGI
Il Gop ha in discussione due possibili leggi sull'immigrazione, una più moderata, che porrebbe subito fine alla separazione dei bambini dai genitori, e un'altra più severa, di cui però non si conoscono i particolari. Vedremo se l'abilità negoziale di Trump otterrà che il suo stesso partito si unisca e approvi una legge. Ma c'è molto scetticismo che possa riuscirci. Per di più, va ricordato che a sua volta Trump ha posto delle condizioni che nel suo stesso partito non vengono accettate, e cioè che la legge contenga «il pieno finanziamento della costruzione del muro al confine», cioè 25 miliardi di dollari. Il muro è stato una delle promesse elettorali di Trump, che per la verità aveva anche programmato di farlo pagare al Messico. Testimoni affidabili sostengono che il presidente è arrabbiatissimo di non essere riuscito a mantenere una delle sue più forti promesse.
Intanto però anche dalla sua base il senso di disagio per questa pratica della separazione dei bambini dalle famiglie sta diventando impellente. Melania Trump ha preso posizione contro, e ieri in campo è scesa anche Laura Bush, la moglie dell'ex presidente, donna molto amata e rispettata negli Usa. In un fondo comparso sul Washington Post, l'ex first lady ha definito «immorale» la pratica, e ha raccontato scene che hanno sconvolto gli americani: bambini chiusi in massa dentro immense gabbie, senza nessun adulto che li consoli. «Immaginatenon poter neanche prendere in braccio un bambino per consolarlo, un bambino così piccolo, ancora in fasce». Il quadro, aggiunge Laura Bush, è «straziante».
Anna Guaita
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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