Tiramisù, Treviso vince la disfida

Giovedì 22 Marzo 2018
Tiramisù, Treviso vince la disfida
LA GARA
TREVISO Contro il tiramisù delle Beccherie non c'è storia: e Treviso vince la sfida con Tolmezzo. Un primo posto, quello decretato dalla dolce contesa ieri a Fico Eataly, a Bologna, che incornicia la madre di tutte le battaglie. Quella che oppone (sempre meno per gioco) Veneto e Friuli sulla paternità del dessert più consumato nel mondo.
«Il sindaco di Tolmezzo è un ragazzo simpatico - commenta a caldo Giovanni Manildo, primo cittadino del capoluogo della Marca avvolto dalla fascia tricolore d'ordinanza - Ovviamente, entrambi, siamo convinti di aver ragione. E, come è logico, siamo tornati a casa con le nostre convinzioni. Treviso in più si è portata indietro la vittoria. E scusate se è poco».
Insomma l'importante, in questo caso, non era esattamente partecipare. Il clima in panchina si era tastato due giorni fa, quando Francesco Brollo, sindaco del comune friulano, aveva lanciato il guanto della sfida: «Ai trevigiani dico: andiamo a giocarci insieme la scommessa tiramisù nel mondo - aveva esordito amichevole - ma chiaramente nella consapevolezza che i natali del dolce sono all'albergo Roma, nel comune di Tolmezzo, dove veniva servito il tirame-sù».
IL TITOLO
Apriti cielo. Il di solito poco belligerante Manildo gli aveva risposto per le rime. «I friulani rivendicano la paternità del Tiramisù? A loro dico: pater semper incertus. Per questo Treviso è la mamma del tiramisù». Così sorridenti, amichevoli ma alla fine decisi a rispondere cucchiaiata su cucchiaiata, savoiardo su savoiardo, i due eserciti sono scesi in campo ieri a Bologna affilano le spatole. E la Marca si è aggiudicata il titolo di dolce più armonioso. Il tiramisù trevigiano, preparato dagli chef del ristorante Le Beccherie di Paolo Lai nella ricetta originale, secondo i giurati ha raggiunto la maggiore armonia tra i pochi, semplici, ingredienti. Il mascarpone veneto batte quindi la panna friulana.
I GIURATI
Tre in tutto le giurie: a Treviso è andato il giudizio positivo dell'Accademia della pasticceria italiana e del pubblico. Le autorità invece hanno dato un punteggio più alto a Tolmezzo. «Siamo stati promossi a pieni voti dai dieci migliori pasticceri d'Italia - spiega Paolo Lai, attuale titolare del locale trevigiano dove negli anni Settanta si dice sia nato il tiramisù - è stato emozionante per noi confrontarci con loro. Ma il voto a cui tenevo di più era quello della giuria popolare, che esprime l'identità in quello che mediamente la gente mangia. Il sentiment delle persone ci dice che Treviso ha la titolarità del tiramisù. Quindi non solo i natali, ma anche il gusto ci dà ragione».
L'OBIETTIVO
La vittoria ha dato ulteriore slancio al maxiprogetto di un museo dedicato al celebre dessert. Potrebbe aprire già entro la fine del 2018 e avere sede a Ca' dei Carraresi, il palazzo medievale nel cuore del centro storico di proprietà di Fondazione Cassamarca, che già oggi ospita il museo del Prosecco. Ma il viaggio di ieri a Bologna è stato soprattutto l'occasione per rilanciare l'idea di costruire a Treviso una casa delle eccellenze del territorio. Per questo la bandierina piantata su una vetta di dolce mascarpone va ben oltre il trofeo gastronomico.
«Treviso è la mamma del tiramisù. Grazie alle Beccherie che hanno portato a Bologna la ricetta che ha dato origine a questo dolce al cucchiaio che, oggi lo abbiamo ribadito, non solo è nato a Treviso ma è nelle nostre radici, nelle competenze della nostra città - ribadisce il sindaco di Treviso - il mascarpone fresco non pastorizzato, il cacao sopra, il nostro tiramisù ha vinto perché sa di casa. Ricorda la teglia, la domenica, la famiglia».
Insomma, la mamma è sempre la mamma.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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