Più collegi al Nord e meno al Sud: via libera al decreto `

Venerdì 24 Novembre 2017
IL FOCUS
ROMA Alle prossime elezioni politiche Veneto, Lombardia ed Emilia eleggeranno due deputati in più rispetto a quelli del 2013 mentre la Basilicata ne perde tre (e avrà più senatori che deputati), l'Umbria due e la Sicilia uno. Di fatto il Nord più vicino al centrodestra guadagna peso.
È questa la novità più importante del decreto sui collegi elettorali delle prossime elezioni approvato ieri dal consiglio dei ministri e ora all'esame delle Camere. L'attribuzione dei seggi riflette il numero degli abitanti cresciuto nelle tre regioni del Nord e sceso in quelle Centro-meridionali anche se non può farlo al cento per cento. Infatti la legge tutela le minoranze linguistiche tedesche, slovene e francesi (Alto-Adige, Friuli e Valle d'Aosta) e le regioni più piccole (articolo 57 della Costituzione). Questi elementi, assieme a diversi resti nei conteggi regionali della popolazione, determinano piccole differenze fra Camera e Senato per cui, ad esempio, il Lazio eleggerà 58 deputati ma 28 senatori e non 29, la Lombardia 102 deputati e 49 senatori, la Basilicata 6 deputati e 7 senatori.
Il documento - preparato da esperti coordinati dal presidente dell'Istat, Giorgio Alleva che hanno lavorato gratuitamente - reintroduce i collegi uninominali maggioritari, che andranno al candidato più votato, anche per una sola preferenza in più.
LA MAPPA
E in effetti lo scoglio più delicato è la definizione della mappa dei collegi poiché può accadere che l'attribuzione di un Comune ad uno o all'altro fra collegi limitrofi può favorire una parte politica o un singolo deputato o senatore legato al territorio.
La Commissione ha definito un criterio semplice: disegnare per la Camera 232 collegi uninominali il più possibile coincidenti con quelli che la legge Mattarella aveva previsto fino al 2001 per il Senato. Non senza ritocchi per riportare i collegi entro il tetto del 20% di differenza di abitanti previsto dalla legge Rosato. Qualche esempio? La circoscrizione Veneto 2 guadagna un seggio nell'area di Verona e per i 19 collegi proporzionali sono stati aggregati i collegi uninominali di di quatro province: Vicenza, Verona, Padova e Rovigo.
Ieri comunque i ministri hanno approvato lo schema rilevando alcune criticità e hanno preferito lasciare la parola al Parlamento. «Vedremo la mappa dei collegi e giudicheremo», ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. Critico il leader dei 5Stelle Luigi Di Maio: «Leggerò il documento per verificare se è stata applicata la tecnica del ritaglio che ben conosciamo».
Il documento di fatto equivale allo sparo che fa partire la corsa elettorale. E definisce le prime sfide. A chi andranno i 91 collegi uninominali delle Regioni del Nord e i 21 del Lazio?
Diodato Pirone
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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