«Ma nessuno ha verificato le nostre cure»

Venerdì 28 Aprile 2017
BAGNOLI DI SOPRA (PADOVA) - (e.sil.) Modi gentili, ma poche parole: «La verità la sappiano solo noi genitori, Eleonora e Dio».
Così Rita Benini, mamma di Eleonora, sul cancello della sua casa a Bagnoli, dove si è chiusa con il marito Lino Bottaro, che osserva da lontano. Rita e Lino, fotografo professionista con studio a Conselve e una affermata carriera come fotografo di paesaggi, abitano in una silenziosa casa colonica su due piani, immersa nella campagna. Attorno solo pioggia e silenzio, l'abitazione sembrerebbe disabitata, non fosse per le finestre aperte e una vettura rossa parcheggiata in cortile.
La signora Rita, jeans e maglione blu, si affaccia al cancello. «Sì, sono la mamma - dice con fare deciso - Ma preferiamo non parlare. Posso solo dire che nessuno ha voluto fare una seria analisi scientifica circa la bontà delle diverse terapie e di conseguenza sono state scritte molte cose inesatte».
Quasi a voler dire che tutt'oggi entrambi sono convinti di avere preso le decisioni giuste per la figlia.
Ma ora la voglia di parlare è poca: «Non ne sentiamo la necessità, tanto la verità noi genitori la sappiamo benissimo, come la sa Eleonora che ci sta guardando da lassù e il buon Dio».
Quindi, con tutta la gentilezza di cui può essere capace una donna così duramente provata, pone fine alla conversazione, lasciando il cancello.
In quel momento viene raggiunta dal marito con il quale si ferma qualche minuto a parlare sottovoce e respirare l'aria resa più frizzante dalla pioggia, ma a debita distanza dalla strada. Per evitare ogni contatto con il mondo esterno.
Ieri lo stesso Lino Bottaro ha preferito non recarsi al lavoro, nel suo studio fotografico di Conselve. Lui e la moglie sono restati soli con il loro dolore, lontani da tutto e tutti.
Perchè Eleonora è morta, e solo loro, e Dio, conoscono la verità.
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